Il gas europeo messo sotto pressione dalla domanda globale

Il gas europeo messo sotto pressione dalla domanda globale
Il gas europeo messo sotto pressione dalla domanda globale
-

Secondo la piattaforma European Agregated Gas Storage Inventory (AGSI), al 22 gennaio le riserve di gas ammontavano al 58,5% nell’Unione Europea (UE), un livello ben inferiore al 74% osservato alla stessa data nel 2024.

Mercoledì il prezzo del gas europeo è aumentato, spinto dalla crescita della domanda globale, ma anche dalle riserve ben inferiori dell’anno scorso nel Vecchio Continente, il che sfida i paesi a riempirle prima del prossimo inverno. Intorno alle 9:45 GMT (10:45 a Parigi), il contratto futures olandese TTF, il punto di riferimento europeo per il gas naturale, ha guadagnato il 3,24% a 50,295 euro per megawattora (MWh). Secondo la piattaforma European Agregated Gas Storage Inventory (AGSI), al 22 gennaio le riserve di gas ammontavano al 58,5% nell’Unione Europea (UE), un livello ben inferiore al 74% osservato alla stessa data nel 2024.

Le azioni europee hanno cominciato a esaurirsi alla fine dello scorso anno a causa del “clima più freddo e senza vento” che ha privato la regione di parte della sua energia eolica, facendo salire i prezzi, sottolinea Mike Fulwood, ricercatore dell’Oxford Institute for Energy Studies (OIES). L’esaurimento delle scorte si è ulteriormente rafforzato dopo la cessazione, il 1° gennaio, del transito del gas russo attraverso l’Ucraina, che ha nuovamente spinto i prezzi a salire a 51 euro per MWh il 2 gennaio, il livello più alto dall’ottobre 2023.

Aumento degli acquisti di gas per il prossimo inverno

Il livello delle riserve non rappresenta un rischio imminente per l’approvvigionamento, ma riempire le scorte prima del prossimo inverno richiederà l’acquisto di una quantità di gas significativamente maggiore rispetto alle due estati precedenti, nel 2023 e 2024, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA).

La Germania discute quindi di un meccanismo di sussidi ai fornitori di energia, riluttanti a rifornire le scorte in estate, quando i prezzi sono bassi, per raggiungere l’obiettivo dell’Unione europea di riempire le scorte al 90% durante l’estate. 1 novembre. Ma questo tipo di meccanismi “aumenta artificialmente la pressione sui prezzi”, sottolineano gli analisti della DNB.

-

PREV Commovente incontro con gli animali salvati dagli incendi a Los Angeles
NEXT Benfica-Barcellona: i dettagli della partita di Champions League