Le cinque persone poste in custodia giovedì 16 gennaio in seguito alla presa di ostaggi di una coppia di Meyzieu, sono state presentate lunedì 20 gennaio al gip, nell’ambito di un’indagine giudiziaria aperta dalla Procura per “estorsione a mezzo di un banda organizzata armata, arresto, sequestro, sequestro o detenzione arbitraria da parte di banda organizzata e partecipazione ad un’associazione per delinquere”.
Queste cinque persone, di cui quattro arrestate durante l’intervento del raid e la quinta la sera, sono state incriminate dopo la loro presentazione. Due di loro sono stati posti in custodia cautelare e uno è stato incarcerato in attesa dell’udienza rinviata davanti al giudice delle libertà e della detenzione. Gli ultimi due individui sono stati posti sotto controllo giudiziario.
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Molte zone grigie
Le indagini proseguiranno quindi per accertare il ruolo di ciascuna persona e il movente della presa degli ostaggi. La sera del 15 gennaio, una giovane donna è stata portata con la forza a Vénissieux e trattenuta per la notte prima di essere costretta ad accompagnare le persone nella sua abitazione in rue de la République a Meyzieu, dove vive con il suo ex coniuge. È proprio questo quarantenne noto alla giustizia quello che l’équipe voleva ma, allo stato attuale delle indagini, i motivi di questo confinamento restano poco chiari. Nella mattinata di giovedì la giovane è riuscita ad allertare i parenti, cosa che ha innescato una grande operazione di polizia per liberare la coppia.
