Marc Agron vince il Premio del Libro Città di Losanna

Marc Agron vince il Premio del Libro Città di Losanna
Marc Agron vince il Premio del Libro Città di Losanna
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Distinzione letteraria francofona

Embargo 20:30 Marc Agron vince il Premio del Libro Città di Losanna

L’11e edizione del concorso ha incoronato il losannese per “La vita delle cose”, in una selezione di cinque titoli di alta qualità.

Pubblicato oggi alle 20:36

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In breve:
  • Marc Agron vince il Premio del pubblico di Losanna per il suo ultimo romanzo.
  • Il romanzo critica l’ambiente editoriale parigino attraverso un autore immaginario.
  • Esplora le false identità e l’ossessione per la notorietà.

È un libro losannese pubblicato a Losanna che vince l’undicesimo Premio del Libro della Città di Losanna. Marc Agron è stato premiato questo lunedì sera al teatro Vidy per il suo quarto romanzo, “La vita delle cose”. Il riconoscimento, frutto del voto di circa 700 persone – una partecipazione in aumento, con voti soprattutto dalla Svizzera romanda, ma anche dall’estero – corona sia un romanzo erudito, avvincente e divertente, sia il lavoro della nuova casa editrice La Night leggero. L’autore, nato a Zagabria, vive in Svizzera da quando aveva 19 anni. Il titolare della libreria e galleria Univers di Losanna, che si è fatto conoscere come autore con “Memory of Cells”, un’immersione tanto critica quanto piacevole nella il mondo dell’arte contemporanea, questa volta si prende gioco del mondo dell’editoria parigina. Presenta un famoso scrittore che ricade nell’oblio dopo il fallimento del suo ultimo libro. Bevendo Proust, l’uomo chiamato Yann Mendelec cambiò radicalmente il suo stile con un testo intitolato “La vita delle cose”, che trascorse tre anni ad affinare nel segreto della sua camera da letto, come un fantasma nel mezzo della sua stanza. moglie e i suoi figli. Il suo editore, trasformato da complice in spietata macchina per fare soldi, accetta di pubblicarlo, a condizione che sia sotto pseudonimo. L’uomo d’affari inventa da zero Norga Abraham, a cui viene chiesto di rimanere in incognito nella sua tana.

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Per tornare a esistere tra il pubblico, Yann-Norga andrà ben oltre un sotterfugio in stile Romain Gary. In questo gioco di finzione che arriva fino a minacciare l’identità profonda e la salute mentale dell’eroe, Marc Agron si diverte con riferimenti letterari o artistici, inventando critiche letterarie deliranti, un libraio confabulante, una moglie che rasenta la santità, un’amica la cui lealtà porterà ad una situazione allo stesso tempo assurda e drammatica.

Possiamo ovviamente sostenere che Agron-Norga vi inserisce le domande del suo stesso scrittore. Il romanzo gioca così al gioco dei rimandi, ma si legge anche molto bene senza padroneggiarne tutte le chiavi. Perché soprattutto mette in discussione, con più malizia che rabbia, un’epoca in preda al delirio della notorietà a tutti i costi, fino all’oblio di sé. Fino a quando la vita non sarà dimenticata.

Cru eccellente

Questo undicesimo premio è stato assegnato nel corso di una cerimonia ideata e messa in scena da Michel Sauser, alla presenza della sponsor del Premio, la comica Marina Rollman. Questa eccellente annata ha visto uno scontro Caterina Loveygià vincitrice del Premio Dentan e del Premio Alice Rivaz 2024 per la sua delicata “storia dell’uomo che non voleva morire”, Hélène Jacobé e il suo ritratto di una donna stravagante della Cina dell’inizio del XX secoloe secolo dentro “Il loto giallo”Bastien Hauser, che mostra come il cosmo si riflette anche in noi “Una singolarità”e Lorrain Voisard, per il suo suggestivo tuffo in un mattatoio “Nel cuore della bestia”incoronato Premio RTS a novembre. Ciascuno ha ricevuto 5.000 franchi e il vincitore sarà ospitato in una residenza letteraria al Castello di Lavigny.

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Caroline Rieder dal 2013 è giornalista nella rubrica cultura-società. Si occupa in particolare di letteratura francofona, ma guarda con interesse anche alla letteratura per l’infanzia e a diversi temi culturali e sociali. Maggiori informazioni @caroline_rieder

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