Keystone-SDA
Lunedì il prezzo di un’oncia d’oro è tornato sopra la soglia dei 2.700 dollari, dopo il crollo registrato alla fine della scorsa settimana, mentre Donald Trump prestava giuramento a Washington come 47esimo presidente degli Stati Uniti.
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20 gennaio 2025 – 18:36
(Keystone-ATS) Intorno alle 18, il prezzo del metallo prezioso è salito dello 0,26% a 2.708,08 dollari l’oncia, ancora lontano dai 2.790 dollari raggiunti a fine ottobre, nei giorni finali della campagna presidenziale americana.
Riguardo al 47esimo presidente degli Stati Uniti, gli esperti della piattaforma Trade Economics sottolineano che “le sue proposte di tariffe doganali rischiano di alimentare una rinnovata inflazione e innescare conflitti commerciali, che potrebbero rafforzare l’attrattiva dell’oro come assicurazione contro l’aumento dei prezzi.
Uno studio dell’Università di Basilea pubblicato nel 2023 ha dimostrato che le banche centrali tendono ad aumentare le loro riserve auree in media del 15% durante le grandi crisi geopolitiche, ricorda Arthur Jurus, direttore degli investimenti di Oddo BHF Svizzera, riferendosi alla guerra in Ucraina e al commercio attriti tra il Regno di Mezzo e il paese dello Zio Sam.
L’allentamento delle tensioni in Medio Oriente, d’altro canto, dovrebbe allentare la domanda di beni rifugio, con lo scambio di ostaggi e prigionieri tra Hamas e Israele che segnerebbe l’inizio di un cessate il fuoco dopo 15 mesi di guerra. osserva Trade Economics.
I gioielli, che rappresentano circa la metà della domanda globale, stanno registrando una domanda particolarmente forte in India e Cina, dove si prevede che le applicazioni tecnologiche del metallo giallo aumenteranno del 12% all’anno entro il 2026, secondo uno studio accademico di Hong Kong. continua il signor Jurus.
“L’oro rimane un asset centrale in un portafoglio diversificato, offrendo un equilibrio unico tra rendimento e stabilità”, conclude Arthur Jurus.
