Pierre Mertens, nato da genitori resistenti ed ebrei, trascorse la sua giovinezza nella clandestinità durante la seconda guerra mondiale: un’esperienza che rivelò pubblicamente il giorno del suo 70esimo compleanno.
Dall’età di 11 anni inizia a scrivere opere teatrali per eventi scolastici e sviluppa una consapevolezza politica durante la crisi algerina. Durante i suoi studi all’Athénée d’Etterbeek, iniziò un’autobiografia in più volumi e studiò legge all’Université libre de Bruxelles.
« Mi affido alla cultura per salvarci » – Mertens
La sua opera letteraria, influenzata da Franz Kafka, iniziò nel 1969 e comprende romanzi e racconti noti, come Gli abbagliamenti che ha ricevuto il Premio Medici nel 1987. Oltre a scrivere, Mertens ha intrapreso la carriera di avvocato impegnato a favore dei diritti umani ed è stato eletto alla Reale Accademia di Lingua e Letteratura del Belgio nel 1989. È stato anche nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e Lettere della Repubblica francese.
Nelle sue opere Mertens combina musica, leitmotiv e temi sociali e politici. Ha scritto anche un libretto d’opera e molti dei suoi libri affrontano questioni storiche attraverso prospettive personali e collettive, spesso facendo eco a eventi come l’esecuzione dei Rosenberg o la tragedia di Marcinelle. Il suo impegno per il diritto internazionale lo ha portato a denunciare le violazioni dei diritti umani in tutto il mondo.
Mertens ha suscitato polemiche con il suo libroUna pace realenel 1995, che mescolava finzione e realtà, portando a processi per impostura. Continuò a produrre opere significative fino alla fine della sua vita, affermando sempre il ruolo cruciale della cultura e della letteratura nella lotta all’oscurantismo e nella difesa dei diritti umani.
Questa non è l’unica posizione che fa parlare la gente. Nel 2007, Pierre Mertens descrisse Bart De Wever come “ leader decisamente negazionista ” sulle colonne di Le Monde. Il presidente della N-VA aveva presentato ricorso, ma alla fine è stato respinto.
Il suo ultimo redattore, Benoît Peeters, gli ha reso omaggio sul quotidiano Le Soir: “Sapevamo che era un lettore attento, avere un libro recensito da Pierre era un po’ più che avere un articolo. Penso che il suo status di scrittore editorialista abbia reso i suoi articoli più preziosi di altri. »
Nel 2018, Jean-Pierre Orban ha pubblicato Pierre Mertens – Il secolo della memoriaedito da Les Impressions nouvelles, un’opera che ripercorre la vita e l’opera di Mertens. Questo libro esplora lo stretto intreccio tra la vita di Mertens – attivista per i diritti umani e osservatore dei grandi sviluppi contemporanei – e la sua opera letteraria, segnata dal suo impegno intellettuale e politico.
Basato su sette anni di interviste con l’autore e su approfondite ricerche nei suoi archivi personali, questo ritratto letterario mette in luce l’uomo e il creatore, pur adottando un approccio originale, al crocevia tra critica letteraria e indagine biografica.
Di Clotilde Martin
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