La tregua a Gaza ha permesso il rilascio di tre giovani donne rapite da Hamas il 7 ottobre 2023. Ma la consegna dei “souvenir” della loro prigionia ha suscitato indignazione e rilanciato il dibattito sui metodi psicologici del gruppo armato.
Questa domenica mattina, dopo diverse ore di attesa, è finalmente entrata in vigore la tregua a Gaza, che ha consentito il rilascio di tre ostaggi israeliani da parte di Hamas. Romi Gonen, Doron Steinbrecher ed Emily Damari, prigionieri dall’attacco del 7 ottobre 2023, sono stati consegnati alla Croce Rossa nel cuore di una scena caotica nella città di Gaza. I video diffusi dall’esercito israeliano mostrano un uomo che consegna loro dei sacchetti di carta decorati con il logo di Hamas.
Queste borse contenevano oggetti a dir poco inquietanti: foto delle giovani donne scattate durante la prigionia, una mappa della Striscia di Gaza e un “certificat” attestante il loro status di ex detenuti. Secondo l’agenzia israeliana Ynet sì “souvenir” dovrebbero ricordare la loro permanenza in detenzione.
Questi dettagli hanno causato scalpore in Israele. Il Jerusalem Post ha denunciato a “gioco cinico”, qualificando questi oggetti come prova di “metodi di tortura psicologica utilizzati da Hamas”. Particolarmente scioccante l’immagine dei tre ostaggi, in posa sorridenti con il documento d’oro consegnato dai loro sequestratori.
Nessun commento dalla Croce Rossa
Le tre giovani donne furono catturate durante l’attacco al festival musicale Nova, che segnò l’inizio della guerra a Gaza. Dopo 471 giorni di detenzione scanditi da domande sulle loro condizioni di vita, il loro rilascio suscita un misto di emozione e rabbia. Al momento la Croce Rossa non ha commentato la consegna degli oggetti.
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