Scene di giubilo a Gaza: i primi 3 ostaggi israeliani liberati grazie alla tregua consegnati alla Croce Rossa davanti a una folla inferocita. Combattenti di Hamas incappucciati, bandiere sventolanti, grida di gioia… La storia di un momento storico.
In questa domenica soleggiata in piazza Saraya a Gaza, una scena straordinaria si svolge davanti agli occhi stupiti di migliaia di palestinesi. Dopo lunghi minuti di suspense insopportabile, compaiono in mezzo a una folla esultante i primi tre ostaggi israeliani liberati grazie alla storica tregua tra Israele e Hamas. Uno sguardo indietro a questo momento emozionante.
La Croce Rossa al centro dell’azione
Era il tardo pomeriggio quando un convoglio di veicoli del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) è entrato in piazza Al-Rimal, nella parte occidentale di Gaza City. Circondati rapidamente da un mare di esseri umani, tra cui molti bambini, i dipendenti del CICR, vestiti con le loro emblematiche casule rosse, parlano brevemente con uomini in divisa armata. Incappucciati e con indosso la fascia verde delle formidabili Brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato di Hamas, la loro presenza aumenta la tensione ambientale.
Canzoni alla gloria dei combattenti
Appollaiato sulle spalle di un amico, un giovane palestinese canta canzoni in omaggio a Yahya Sinouar. Lo stesso architetto dell’accordo del 7 ottobre, che ha consentito il rilascio degli ostaggi, aveva perso la vita pochi mesi prima sotto i proiettili dei soldati israeliani nel sud della Striscia di Gaza. Le sue parole risuonano in mezzo alla folla emozionata.
Una folla fuori controllo
Nonostante gli sforzi dei combattenti di Hamas per contenere la popolazione, la situazione sembrava sfuggire al loro controllo quando è apparso un nuovo convoglio che trasportava i tre ostaggi. Migliaia di abitanti di Gaza si affollano attorno ai veicoli, con i telefoni in mano per immortalare il momento. L’eccitazione è al culmine.
Le tre giovani donne, appena intraviste tra due porte, passano in un lampo da un furgone a un 4×4 della Croce Rossa, tra gli applausi della folla.
Identificato in televisione
Grazie alle immagini in diretta trasmesse dai canali televisivi arabi, i commentatori israeliani riconoscono uno degli ex ostaggi, Doron Steinbrecher, dal suo maglione rosa brillante. Ma i mezzi già ripartono, districandosi a fatica dalla folla che li circonda. Al loro passaggio risuonano grida di gioia e fischi, mentre le bandiere palestinesi e di Hamas vengono sventolate freneticamente.
I giornalisti da vicino
Tra la marea umana che si estende a perdita d’occhio, vediamo diversi giornalisti che cercano di coprire l’evento come meglio possono. Uno di loro, il famoso reporter di Al-Jazeera Anas al-Sharif, è riuscito ad avvicinarsi il più possibile al convoglio per catturare immagini esclusive dell’arrivo delle tre donne israeliane.
Intorno a piazza Saraya sono ancora ben visibili le cicatrici dei lunghi mesi di conflitto, con molti edifici dalle facciate sventrate. Ma in questa giornata storica, che segna l’inizio di una tregua piena di speranza, il giubilo sembra prevalere su tutto il resto. La folla continua a manifestare la sua gioia per molti minuti dopo la partenza degli ostaggi.
Il contrappunto di Tel Aviv
A centinaia di chilometri di distanza, nella “Piazza degli ostaggi” di Tel Aviv, un’altra folla si raduna davanti ai maxischermi. Gli israeliani, con volti seri e preoccupati, seguono in diretta la liberazione dei loro connazionali trattenuti a Gaza. In questa spianata che negli ultimi mesi è diventata il punto di raccolta di chi chiede la liberazione degli ostaggi, l’emozione è palpabile. Si apre un nuovo capitolo, per Gaza come per Israele.