Come Tommy Paul, Alexander Zverev ha la mano calda a Melbourne, dove potrebbe aver perso il primo turno del torneo, ha fatto ottime cose. Come Carlos Alcaraz e Novak Djokovic, che… si daranno battaglia martedì. Tra le donne, Aryna Sabalenka ha il ritmo giusto. Belinda Bencic ha preso la porta ma può lasciare le rive dello Yarra con il petto rotondo.
PAOLO È CALDO Non abbiamo ancora parlato di lui in queste due settimane, ma attenzione comunque a Tommy Paul. Perché sì, l’americano si è affrettato a battere Alejandro Davidovich Fokina. Sì, lo sappiamo, lo spagnolo è una bella partita, una partita nella media, una bella partita, una partita nella media e così via. Tuttavia, il 6-1 6-1 6-1 inflitto in 1h20 dal semifinalista del 2023 dimostra che è in buona forma. Dopo un primo turno difficile contro Chris O’Connell, l’11° al mondo ha ritrovato il suo equilibrio a Melbourne, dimostrandosi molto a suo agio con il suo impegno. Vediamo cosa farà contro avversari di altro calibro. A cominciare da Alexander Zverev, che lo aspetta dietro l’angolo.
ANCHE ZVEREV PUÒ ESSERLO Prima di questo Australian Open, un francese non aveva mai battuto Alexander Zverev in uno Slam. Ugo Humbert sperava di essere per sempre il primo. Tentativo fallito. Il tedesco si è portato in vantaggio, con le mani calde in un primo set a senso unico, durante il quale non ha lasciato un centimetro di spazio a Messin (statistiche di Zverev nel 1° set: 85% dalla 1° palla, 94% dei punti conquistati dietro, 4 ace, 15 tiri vincenti, 4 errori non forzati, 5/5 a rete). Al microfono di Eurosport, l’ex giocatore Nicolas Mahut era logicamente entusiasta con l’alto biondo. È stato prima del grande break del 2° set, quando il gioco di Zverev si è spento. Per poi riemergere meglio, lasciandosi andare nei turni 3 e 4. E’ maturo per la mezza contro Djokovic o Alcaraz?
IL GRANDE POSTER Perché sì, avremo questo quarto di finale di lusso tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, entrambi facilmente qualificati per questi quarti di finale. Loro che si sono già affrontati due volte a Wimbledon e una volta al Roland Garros, martedì incroceranno le spade per la prima volta a Melbourne. Il serbo conduce 4-3 negli scontri, ma lo spagnolo conduce 2-1 sul fronte “maggiore”. Quale scala si riequilibrerà sulla Rod-Laver Arena? Abbiamo ancora qualche ora per “vederlo arrivare”, ma promette faville!
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LA GIUSTA CAPACITÀ L’avevamo vista solo al primo round, poi più nulla e i resoconti ci dicevano che Aryna Sabalenka non aveva necessariamente centrato l’obiettivo. Gli ottavi di finale contro Mirra Andreeva (WTA 15) ci dicono il contrario. Due volte campionessa in carica, la bielorussa ha rovesciato senza pietà la russa, infilandole nelle gengive un doloroso 6-1 6-2. Andreeva non aveva alcuna possibilità. La prova che maggiore è la qualità dell’avversario sulla carta, più il numero WTA. 1 riesce ad aumentare il ritmo. Martedì Anastasia Pavlyuchenkova avrà il suo bel da fare nei quarti di finale.
GIGLIO NELLA CORTE REALE Come non appassionarsi al viaggio di Eva Lys, che arriva alla corte reale nella 2a settimana? La giovane tedesca distilla il suo tennis coraggioso e il suo sorriso ai quattro angoli del Melbourne Park, deliziando i follower. Porta una ventata di aria fresca in questo piccolo mondo. Ma pur consapevole che affrontare Iga Swiatek la prossima notte ha tutto come un calice avvelenato, la 128esima WTA ha le stelle negli occhi. “Sto vivendo un sogno e questa storia è fantastica anche per mesussurra. Di fronte ad un avversario così, su un campo così, ai miei occhi non c’è niente di più bello. Non posso essere più emozionato di così. Sì, sono orgoglioso di me stesso!“Può, oh sì!
CAPPELLO BELINDA! L’avventura potrebbe essere finita per Belinda Bencic, ma la Saint-Galloise può lasciare le rive dello Yarra a testa alta. Anche lei può essere orgogliosa di se stessa! Ritornata alle competizioni alla fine dello scorso anno, solo pochi mesi dopo aver dato alla luce Bella, “Beli” ha superato 3 round – precedendo in particolare Jelena Ostapenko e Naomi Osaka – e poi ha malmenato Coco Gauff. Eccellente durante 1 round, il campione olimpico del 2020 ha potuto guardare negli occhi uno dei migliori giocatori al mondo. In seguito ha subito a malapena una ripercussione fisica. Nessun rimpianto però! “Beli” e Bella possono tornare in Europa con un sorriso.
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VERSO LA TOP-15, NEL TERMINE? Senza voler trarre conclusioni, sembra che con più competizione nelle gambe, Belinda Bencic possa ambire a tornare eventualmente nella top-15 WTA. Meglio, tuttavia, resterà difficile, poiché i suoi limiti al servizio costituiscono un vero problema contro i migliori giocatori del pianeta. Per un’atleta di quasi 28 anni, questo sembra addirittura proibitivo se intende tornare nella top-5.
Arnaud Cerutti