Continua l’incertezza sul futuro di Vencorex, a Pont-de-Claix, e fa temere il contagio ad altre aziende del settore chimico, benché storiche, organizzate e innovative dell’Isère.
La vigilia di Natale, dopo 64 giorni di mobilitazione, i tre sindacati della fabbrica Vencorex di Pont-de-Claix hanno firmato un protocollo per porre fine al conflitto con la direzione. Questo movimento sociale è seguito alla messa in amministrazione controllata, il 10 settembre, dell’azienda chimica, specializzata nella produzione di cloro, soda e idrogeno. Una procedura che riguarda i 464 dipendenti del sito produttivo dell’Isère. Ma nonostante la revoca del picchetto di sciopero, ottenuta grazie ai notevoli progressi sul fronte delle indennità di licenziamento, il futuro del sito industriale resta incerto. L’azienda è stata oggetto di una sola offerta di acquisizione, da parte del suo concorrente cinese Wanhua. La sua ultima proposta prevede solo la ripresa dell’attività di produzione del tolonato e alcune funzioni di supporto, ovvero solo 54 posti di lavoro sui 464 di Vencorex. La scomparsa di un attore importante come Vencorex scuote l’intero settore dell’Isère, che teme le ripercussioni delle sue difficoltà economiche su altre imprese insediate sulle piattaforme chimiche di Pont-de-Claix e Jarrie, ma anche di Roches-Roussillon.
34.000 posti di lavoro nell’Aura
Tuttavia, il settore chimico, nato nel bacino lionese dalla trasformazione dei coloranti per l’attività tessile nel XIX secoloe secolo, è storicamente ancorata all’Alvernia-Rodano-Alpi, divenuta la principale regione produttiva della Francia. Il territorio riunisce i diversi rami del settore, dalla chimica di base in grandi volumi, come Air Liquide, Vencorex o Arkema nell’Isère, alla chimica fine per il mercato farmaceutico, agricolo o cosmetico, l’immagine dell’azienda Condat. L’intero settore chimico della regione impiega 34.000 persone in 800 stabilimenti e rappresenta il 25% dei budget di ricerca e sviluppo della chimica francese. Un peso economico e un’organizzazione professionale su cui il settore regionale può contare per affrontare le sfide della decarbonizzazione e dell’innovazione, due delle grandi sfide per il futuro della chimica.
Retrouvez ce dossier en intégralité dans l’édition des Affiches de Grenoble et du Dauphiné du 17 janvier 2025.
Les contenus de ce grand format :
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