Una cosa è certa: Valérie Bacot ha vissuto l’inferno… Per quasi 15 anni è stata il giocattolo sessuale del suo patrigno, Daniel Polette. Da questi attacchi sono nati quattro bambini. Picchiata, violentata e persino prostituita dall’ex compagno di sua madre, divenuto suo marito, la sua vita è stata un lungo incubo. Quindi, quando l’uomo scomparve dall’oggi al domani, nel marzo 2016, fu un vero sollievo per tutta la famiglia. E la calma ritorna nella casa situata vicino a Mâcon. Ma un anno dopo, una rivelazione sconvolgente manda in frantumi questa serenità ritrovata: Valérie Bacot è accusata dell’omicidio del suo boia. Messa in custodia di polizia, la giovane non nega, ma afferma di aver agito per legittima difesa. La Corte d’Assise di Chalon-sur-Saône sarà di questo parere? Eccezionalmente, è la stessa Valérie Bacot che, alla vigilia del suo processo, ci consegna con grande emozione le chiavi di questa straordinaria vicenda. “Assassinio alla fine dell’inferno”, un nuovo podcast di Chroniques Criminelles narrato da Jacques Pradel.
