Pubblicato il 14 gennaio 2025 alle 06:51.
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I caratteri coreani sono scritti con penna blu sui piccoli fogli a quadretti di un taccuino. «Essendo il sacro dovere di un cittadino difendere la patria, e il dovere più grande è difendere la patria, cosa che mi riempie di gioia, ho indossato l’uniforme militare della rivoluzione per proteggere il comando supremo», scriveva l’uomo di nome Jong Kyong -hong, un soldato nordcoreano inviato da Pyongyang per combattere nell’esercito russo. Le forze speciali ucraine lo hanno ucciso il 21 dicembre vicino al villaggio di Pogrebki, molto a nord del segmento che Kiev controlla ancora nella regione di Kursk, e hanno recuperato il suo giornale di bordo.
Lo stato maggiore ucraino ha colto l’occasione per dimostrare il fortissimo indottrinamento dei soldati nordcoreani e la loro vulnerabilità pubblicando su Facebook estratti poco lusinghieri di questo documento. In uno di essi, l’uomo rivendica con orgoglio la sua partecipazione a questa guerra molto lontana. “Andrò in prima linea in questa operazione e seguirò incondizionatamente gli ordini del Comandante Supremo Kim Jong-un, anche se questo mi costerà la vita. Mostrerò al mondo intero l’invincibile coraggio e il sacrificio delle Forze Speciali Rosse di Kim Jong-un”.
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