Pubblicato il 01/11/2025 22:26
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Mosca è accusata di mettere in pericolo la sicurezza europea con la sua flotta di petroliere fatiscenti che aggirano le sanzioni e inquinano il pianeta. L’ultimo esempio: l’Eventin, con 99.000 tonnellate di petrolio a bordo, che doveva essere recuperato nel Mar Baltico.
Una cisterna per rifiuti lunga 274 metri alla deriva nel Baltico: la Eventin, battente bandiera di Panama. Nelle sue stive si trovano 99.000 tonnellate di petrolio russo esportato illegalmente. Venerdì 10 gennaio le autorità tedesche sono dovute intervenire urgentemente con tre rimorchiatori per soccorrerlo. Dopo aver lasciato la Russia, avrebbe dovuto raggiungere l’Egitto quando subì danni al largo delle coste tedesche. Senza elettricità, senza motore, rappresentava un pericolo per l’ambiente.
Si sospetta che questa petroliera faccia parte dell’immensa flotta fantasma russa composta da 600 navi, la maggior parte delle quali batte bandiera di comodo. Vladimir Putin ha deciso di rimuovere in maniera massiccia il petrolio e il gas dal Paese nonostante l’embargo europeo. Alcuni si specializzerebbero anche negli attacchi contro i cavi di comunicazione, come l’Eagle S, avvistato il 25 dicembre, che danneggiò diversi cavi tra la Finlandia e l’Estonia.
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