sfidando Alexander Zverev, una partita “bella da giocare” per Lucas Pouille

sfidando Alexander Zverev, una partita “bella da giocare” per Lucas Pouille
sfidando Alexander Zverev, una partita “bella da giocare” per Lucas Pouille
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Sei anni dopo la sconfitta in semifinale contro Novak Djokovic agli Australian Open, il francese tornerà domenica alla Rod Laver Arena per sfidare il numero 2 del mondo.

Affrontando il numero 2 del mondo, Alexander Zverev, per il tuo ritorno alla Rod Laver Arena, è questo un poster da sogno?
Lucas Pouille: Se dico che è un poster da sogno è perché sono stupido, perché ovviamente vogliamo arrivare lontano nel torneo (ride). Farò di tutto per questo, ma negli ultimi mesi è ancora il miglior giocatore al mondo insieme a Sinner (il numero 1 del mondo Jannik). Gioca a un livello davvero incredibile. Dovrò far emergere il mio livello massimo per provare a passare al turno successivo. D’altra parte, è un bel match con Rod Laver in Night Session. È bello giocare.

Come ti senti a suonare di nuovo in questo luogo leggendario?
L’ultima volta che sono venuto al Rod Laver, non ho giocato molte partite (6-0, 6-2, 6-2), ma nonostante tutto è rimasto un bel ricordo, una mezza Slam. È vero che è un corto speciale. È estremamente grande, c’è molto spazio. La superficie è molto diversa dai campi all’aperto o dai campi pratica dove è molto veloce. I grandi campi sono molto più lenti. Potrebbe esserci un po’ di tempo per adattarsi all’accettazione. Ma in ogni caso, queste sono condizioni che mi piaceranno. Non farà molto caldo. Potremo impegnarci. Sarà bello.

Negli ultimi anni hai avuto una serie di infortuni. Come ti senti fisicamente?
Come stai. Successivamente, come ho detto, ho ripreso ad allenarmi tre settimane fa. Ovviamente ci sono delle tensioni. Non c’è nulla che possa sostituire il tennis (le partite agonistiche, ndr). (…) Avrei preferito giocare all’ATP 250 di Auckland, che mi avrebbe permesso di giocare almeno una partita in preparazione agli Australian Open. Puoi prepararti quanto vuoi, fare tutti gli addominali che vuoi, lavorare sulle spalle… il tennis è così speciale! Ci mettiamo in posizioni che non sono normali. Di conseguenza, crea tensioni altrove. Ma domani (domenica) sarò al 100%.

Quali obiettivi vi ponete per il 2025?
Alla fine del 2024, negli ultimi tornei, penso che il mio livello di gioco fosse molto buono, vicino ai primi 30. Poi, per poter raggiungere quella classifica, devi fare un anno intero. Rispetto ad altri, penso di avere il 30% o più di tornei in meno. Sarebbe bello saperlo il primo gennaio, per dirsi: va tutto bene, sono tranquillo, so come andrà. Sfortunatamente, questo non è mai il caso. Quindi darò il massimo con l’obiettivo di avvicinarmi alla Top 50.

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