Libano | Cinque morti nello sciopero israeliano

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(Beirut) Cinque persone sono state uccise venerdì in un attacco israeliano nel sud del Libano, nonostante il cessate il fuoco in vigore dalla fine di novembre tra Israele e Hezbollah libanese dopo mesi di conflitto, ha riferito il ministero della Difesa libanese.



Aggiornato ieri alle 14:12.

L’esercito israeliano, da parte sua, ha indicato di aver preso di mira un camion che trasportava armi utilizzate da Hezbollah nel sud del Libano.

L’Agenzia nazionale d’informazione (ANI, ufficiale) da parte sua ha indicato che un “drone israeliano[vait] ha preso di mira un’auto a Tayr Debba”, una ventina di chilometri a nord del confine con Israele.

Una fonte della sicurezza ha detto all’AFP che un lanciarazzi era stato preso di mira e che i razzi erano esplosi.

Secondo l’esercito israeliano, “diversi terroristi sono stati identificati mentre caricavano un camion con armi usate dall’organizzazione terroristica Hezbollah nel sud del Libano” e un aereo militare ha colpito il veicolo “per eliminare la minaccia”.

L’esercito afferma di aver agito “in conformità con gli accordi di cessate il fuoco conclusi tra Israele e Libano”.

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FOTO ALI HANKIR, REUTERS

Membri dell’esercito libanese fanno la guardia sul luogo di un attacco israeliano a Tayr Debba, nel sud del Libano, il 10 gennaio 2025.

Una tregua è entrata in vigore il 27 novembre tra Israele e Hezbollah, dopo più di un anno di ostilità scatenate dal movimento filo-iraniano, inclusi due mesi di guerra totale durante i quali Israele ha anche impegnato truppe di terra nel sud del Libano.

Secondo l’accordo di cessate il fuoco, l’esercito libanese si schiererà insieme alle forze di pace nel sud, da dove l’esercito israeliano si ritirerà per un periodo di 60 giorni che scade il 26 gennaio.

Hezbollah deve ritirare le sue forze a nord del fiume Litani, a circa 30 chilometri dal confine, e smantellare ogni infrastruttura militare rimasta nel sud del Paese.

Israele ha continuato a effettuare attacchi episodici sul Libano meridionale e orientale dopo l’entrata in vigore della tregua.

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz domenica ha accusato Hezbollah di non essersi ritirato “oltre il fiume Litani” e di non rispettare altri termini del cessate il fuoco, dopo che il movimento filo-iraniano aveva accusato Israele di violazioni.

Per monitorare l’attuazione di questo accordo è stato istituito un meccanismo di monitoraggio che riunisce Francia, Stati Uniti, Libano, Israele e la forza di pace delle Nazioni Unite in Libano, UNIFIL.

Il leader di Hezbollah Naim Qassem ha avvertito la scorsa settimana che il suo gruppo potrebbe “perdere la pazienza” di fronte alle “violazioni” israeliane prima della scadenza del termine di 60 giorni previsto dall’accordo.

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