(Aggiornato con tassi europei §4, commento degli analisti §6, dollaro ed euro §§7-8 e borse europee §9)
I rendimenti obbligazionari su entrambe le sponde dell’Atlantico sono saliti venerdì dopo la pubblicazione di un rapporto mensile molto solido sull’occupazione americana che ha allontanato la prospettiva di un’ulteriore riduzione dei tassi di riferimento da parte della Federal Reserve (Fed).
Il tasso sui titoli di Stato statunitensi a 30 anni US30YT=RR sale di oltre cinque punti base, al 4,9735%, dopo aver superato brevemente la soglia del 5% per la prima volta dall’ottobre 2023.
Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni US10YT=RR è balzato di quasi otto punti base, al 4,7572%, dopo un picco durante la sessione al 4,79%.
In Europa, il rendimento del Bund tedesco a dieci anni
DE10YT=RR guadagna 3,5 punti base al 2,564%, quello dell’OAT decennale francese FR10YT=RR avanza di 2,6 punti base al 3,412% e quello del titolo di Stato decennale italiano IT10YT= RR sale di oltre quattro punti base al 2,564%. 3,75%.
L’indagine del Dipartimento del Lavoro ha mostrato che nel mese di dicembre sono stati creati negli Stati Uniti 256.000 posti di lavoro, molto più delle 160.000 creazioni nette previste dagli analisti.
Questa cifra ha indotto gli investitori a ridurre ulteriormente le loro aspettative sui tagli dei tassi della Fed. Ora credono che la banca centrale americana aspetterà fino a giugno per effettuare un’ulteriore riduzione e poi si asterrà.
Prima delle statistiche sull’occupazione, si prevedeva per il 2025 un primo calo a maggio, potenzialmente seguito da una seconda riduzione entro la fine dell’anno.
“Un forte aumento di posti di lavoro e una bassa disoccupazione sono spesso indicatori di un’economia sana, e quindi una causa naturale di ottimismo, ma potenzialmente rappresentano una piccola delusione per gli investitori che sperano di vedere ulteriori cali dei tassi”, ha affermato Richard Flynn, amministratore delegato di Charles Schwab UK.
Spinto dal rialzo dei rendimenti, il dollaro riprende il suo rialzo, già ben avviato prima della pubblicazione del rapporto sull’occupazione, guadagnando lo 0,4% rispetto a un paniere di valute di riferimento. .DXY
L’euro, in cambio, si è contratto dello 0,4% a 1,0259 dollari, dopo aver toccato il livello più basso da novembre 2022 a 1,0214.
I mercati azionari europei, che a metà sessione erano ancora in progresso, ora si muovono in rosso. Intorno alle 14:15 GMT, il CAC 40 .FCHI ha perso lo 0,14% a 7.485,00 punti e lo Stoxx 600
.STOXX 0,23%.
(Scritto da Pauline Foret, a cura di Blandine Hénault)