Coautore e attore dell’opera teatrale di successo “Family Dinner” in programma l’anno scorso, Joseph Gallet torna con la sua nuova commedia “My Golden Family” mercoledì 29 gennaio al Palais des Congrès di Perpignan, nella stagione Boitaclous.
Qual è il tono di questa nuova commedia?
Una famiglia disfunzionale scopre di aver ricevuto un’eredità da uno sconosciuto. L’unica condizione è che i quattro membri (padre, madre, fratello e sorella) siano presenti entro un mese davanti al notaio per firmare i documenti e recuperare il denaro. Problema: la sorella è arrabbiata con tutti. Ha fatto il giro del mondo e nessuno sa dove sia. Cercheranno di trovarla in base agli indizi che ha disseminato lungo il suo cammino.
Un viaggio su strada non è così comune a teatro. Da dove hai tratto ispirazione?
Mi piace molto il film La piccola signorina Sunshine. Anche se la storia non c’entra niente, da anni desideravo scrivere un’opera teatrale che seguisse la stessa struttura: il viaggio di una famiglia che, per un motivo indipendente dalla loro volontà, si ritrova a dover viaggiare per il mondo. per risolvere, di fatto, i loro problemi.
Concretamente, come si fa a girare il mondo in 1 ora e 20 minuti, su un palco?
Ho co-firmato questo pezzo con Élodie Wallace. Fin dall’inizio abbiamo escluso questioni di scenografia, per non ritrovarci limitati nella scrittura. Spetta alla regista Anne Bouvier trovare soluzioni. E l’ha trovato! Lo spettacolo inizia nella cucina che, attraverso tutta una serie di trucchi, diventerà l’insieme dei luoghi del mondo che i personaggi attraverseranno. Ma l’idea era soprattutto quella di dire: ovunque andiamo, andiamo con chi siamo.
Se c’è un tema ricorrente nel teatro, qualunque sia il registro, è quello della famiglia disfunzionale. Cosa ti piace esplorare?
Quando ho scritto Cena in famigliadieci anni fa, mi sono avvicinato per la prima volta a questo argomento. Ha aperto tantissime porte, situazioni, potenzialità! Per noi autori, ma anche per gli spettatori, la famiglia è il luogo di ogni felicità e di ogni dramma. È un terreno fertile inesauribile. In realtà sto scrivendo la mia prossima commedia sul tema… dei suoceri!
Collabori regolarmente con gli stessi autori e attori. Per te creare un pezzo è un affare di famiglia… artistico?
200%! Se vogliamo realizzare qualcosa di quanto più interessante e di successo possibile, resta il lavoro di squadra, ne sono convinto. Sono un autore, attore e produttore. È un viaggio ventennale fatto di strati di incontri. Creo con le persone che amo davvero. Tutto il tempo. E con ogni progetto la famiglia cresce. Così, Marie-Hélène Lentini (ndr: attrice di Perpignan) che si è unita a noi il Cena in famiglia interpreta mia madre La mia famiglia d’oro.
Un ricordo della tua visita a Perpignan l’anno scorso, in “Family Dinner”?
È stato al convention center, uno dei luoghi più grandi in cui ci siamo esibiti finora. Per noi è stato davvero impressionante. L’emozione di Marie-Hélène, che non giocava “in casa” dal suo debutto, si è riflessa in tutti noi. L’atmosfera era magnifica e il pubblico qui è eccezionale.