En annunciando la sua partenza dall’incarico di allenatore della Francia dopo i Mondiali 2026 al telegiornale delle 13 su TF1, insieme a Brigitte Macron, Didier Deschamps ha pensato, ancora una volta, di sorprendere tutti? “Bisogna saper dire basta”, ha giustificato il basco, che, se manterrà il suo contratto fino alla fine, durerà quattordici anni.
A Didier Deschamps ci sono prima le statistiche. Queste ultime sono inattaccabili: 105 vittorie in 165 partite, un Mondiale vinto (2018), un altro perso (2022), una finale di Europeo (2016) e una Nations League vinta (2021). Soprattutto, è riuscito a ripristinare il gusto francese per la propria Nazionale, dopo i cicli caotici iniziati da Raymond Domenech (2004-2010) e Laurent Blanc (2010-2012). Ha potuto supportare talenti eccezionali nella squadra nazionale: Antoine Griezmann, Paul Pogba, Olivier Giroud, Raphaël Varane e Hugo Lloris.
L’ubriachezza e la solitudine dell’allenatore
Ma l’ex capitano dei Blues senza dubbio si è lasciato conquistare, col tempo, dall’ubriachezza e dalla solitudine insite nel ruolo di allenatore. Sappiamo che la squadra di calcio francese va oltre il semplice quadro dello sport. Ogni anno i confronti con le altre selezioni nazionali occupano i primi posti nella classifica dei migliori ascolti televisivi. I 67 milioni di allenatori francesi non perdono occasione per analizzare il lavoro svolto […] Per saperne di più