Addio all’indice di riparabilità e spazio all’“indice di durabilità” dei televisori. Da questo mercoledì 8 gennaio troverete una nuova nota allegata ai prezzi degli schermi TV, sia online che in negozio. Accanto all’etichetta energetica, l’indice di sostenibilità consentirà, attraverso un punteggio da 1 a 10 e un codice colore, di valutare rapidamente l’accesso alle riparazioni e ai pezzi di ricambio di un prodotto. Sostituisce e completa il‘indice di riparabilità che veniva utilizzato dal 2021 e che si applicava a nove prodotti (compresi i televisori).
Il nuovo indice ora include criteri per riparabilità e soprattutto affidabilitàelementi su cui il consumatore può fare affidamento per conoscere” il carattere più o meno durevole, inteso nel senso della durata di vita, dei suoi acquisti di prodotti elettrici o elettronici » di un prodotto, precisa il sito del Ministero dell’Economia.
L’indice di sostenibilità è la media di tre punteggi:
- un indice di riparabilità: si tratta di misurare l’accesso alla documentazione tecnica, la facilità di smontaggio, la disponibilità e il prezzo dei pezzi di ricambio (al momento della vendita).
- un indice di affidabilità, il cui obiettivo è misurare la “resistenza alle sollecitazioni e all’usura” nel tempo – questo criterio è nuovo: non veniva preso in considerazione nel precedente indice, quello della riparabilità. La manutenzione e il servizio sono accessibili, esiste una garanzia commerciale e un processo di qualità?
- una nota di miglioramento – aggiornamento – dei dispositivi.
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Accesso ai pezzi di ricambio, estensione della garanzia… Ecco in cosa consiste il vostro nuovo “diritto rafforzato alla riparazione”.
Rosso, arancione, giallo o verde
Più alto è il punteggio, più a lungo durerà un prodotto. L’indice di durabilità riprende i codici del suo predecessore, l’indice di riparabilità, con un codice colore che va dal rosso al verde: più verde è l’etichetta, più un prodotto sarà considerato durevole.
Questo mercoledì mattina abbiamo dato una rapida occhiata ai siti di vendita online. Mentre alcuni stavano al gioco, altri non erano ancora al passo con le nuove normative, presentavano ancora i vecchi indici di riparabilità.
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Smartphone esclusi dal sistema, su richiesta di Bruxelles
Accanto all’indice, un collegamento a una nota esplicativa dovrebbe consentire ai consumatori di capire come è stato calcolato. Per il momento sono interessati solo i televisori: le lavatrici seguiranno il prossimo aprile. Poi arriveranno – la data è ancora da definire – aspirapolvere, rasaerba elettrici, lavastoviglie e idropulitrici.
Ma per l’associazione HOP (Stop Planned Obsolescenza) l’elenco dovrebbe essere esteso a tanti altri dispositivi consumer, si legge in un comunicato diffuso martedì 7 gennaio.
Per gli smartphone bisognerà aspettare giugno 2025 e la futura etichettatura energetica definita da Bruxelles. I telefoni sono stati infatti esclusi dal sistema, su richiesta della Commissione europea, che temeva che l’indice francese entrasse in conflitto con il futuro indice europeo, meno restrittivo su alcuni punti secondo i difensori del diritto alla riparazione.
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