La California è ancora una volta devastata da devastanti incendi, alimentati dai temibili venti di Santa Ana. Questi venti caldi e secchi provenienti dal deserto sono l’incubo di ogni vigile del fuoco, poiché diffondono le fiamme alla velocità della luce. Scopri l’origine di questo fenomeno climatico…
Mentre la California si trova ancora una volta nella morsa di devastanti incendi, un fenomeno meteorologico ben noto nella regione gioca un ruolo cruciale nella propagazione delle fiamme: i venti di Santa Ana. Questi venti caldi e secchi, che soffiano dal deserto, sono un incubo per i vigili del fuoco che combattono gli incendi. Ma da dove provengono esattamente questi temibili venti e perché sono così pericolosi?
L’origine dei venti di Santa Ana
I venti di Santa Ana, detti anche “venti del diavolo”, sono caratteristici dell’inverno californiano. Si formano quando si forma un’area di alta pressione sul Great Basin, una regione desertica che comprende il Nevada e parte dello Utah. L’aria fredda comincia poi a scendere verso le valli e le coste della California.
Ma contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questi venti non sono caldi a causa della loro origine desertica. In realtà è il fenomeno della compressione che li riscalda durante la discesa. Secondo il Dipartimento di Scienze dell’Atmosfera e dell’Oceania dell’UCLA:
Quest’aria viene spinta verso il basso, cosa che la comprime e la riscalda ad una velocità di circa 10°C per chilometro di discesa. All’aumentare della sua temperatura, l’umidità relativa diminuisce. L’aria si secca quando raggiunge il livello del mare e acquista velocità mentre viene incanalata attraverso passi e canyon.
Un cocktail esplosivo per gli incendi
È proprio questa combinazione di caldo, secchezza e velocità che rende i venti di Santa Ana così pericolosi in caso di incendi. Come spiega l’UCLA, i venti veloci e caldi seccano la vegetazione, aumentando significativamente il rischio di incendi. E una volta che scoppia un incendio, questi stessi venti alimentano le fiamme e ne accelerano drammaticamente la diffusione.
I venti di Santa Ana possono anche interrompere in modo significativo le operazioni antincendio. Come ha sottolineato il capo del battaglione del Dipartimento forestale e antincendio della California, Jesse Torres, i forti venti influenzano la capacità degli aerei di rilasciare gocce efficaci di ritardante e acqua.
Inoltre, i forti venti possono abbattere alberi, mettendo in pericolo le persone e ostacolando i veicoli di emergenza e le evacuazioni dalle aree colpite. Un vero incubo per i soccorsi e per i residenti interessati.
Devastanti incendi vicino a Los Angeles
Gli incendi scoppiati martedì 7 gennaio nei pressi di Los Angeles illustrano perfettamente le drammatiche conseguenze di questi formidabili venti. Secondo fonti vicine ai servizi di emergenza, un primo incendio è scoppiato a Pacific Palisades, un quartiere ricco sulle montagne a nord-ovest della città. Di fronte alla rapida progressione delle fiamme, migliaia di residenti hanno dovuto essere evacuati urgentemente.
A fine giornata, un secondo incendio è scoppiato nei pressi di Pasadena, a nord di Los Angeles. Anche in questo caso i venti di Santa Ana hanno alimentato le fiamme, provocando la distruzione di oltre 400 ettari di vegetazione.
Di fronte a questi venti che potrebbero rafforzarsi ulteriormente, con raffiche fino a 160 km/h, i servizi meteorologici americani hanno lanciato l’allarme rosso. Daniel Swain, specialista in eventi meteorologici estremi presso l’UCLA, prevede che questo sarà “l’evento vento più forte in questa regione dal 2011”.
I venti di Santa Ana nella cultura popolare
Al di là del loro impatto sugli incendi, i venti di Santa Ana occupano un posto speciale nell’immaginario collettivo americano. Molti scrittori e artisti sono stati ispirati da questo fenomeno meteorologico così caratteristico della California meridionale.
Raymond Chandler, nel suo racconto Vento Rossodescrive così questi venti: “Quella notte soffiava un vento del deserto. Era uno di quei venti caldi e secchi di Santa Ana che scendono attraverso i passi di montagna e ti fanno increspare i capelli, ti fanno saltare e ti fanno prudere la pelle. »
Anche altri autori iconici come Joan Didion o Michael Connelly hanno evocato i venti di Santa Ana nelle loro opere, contribuendo così a forgiare il loro status mitico e misterioso.
Una minaccia ricorrente
Sfortunatamente, gli incendi che attualmente colpiscono la California sono tutt’altro che un caso isolato. Ogni anno, durante i mesi invernali, i venti di Santa Ana rappresentano una minaccia costante per la regione.
Secondo gli esperti gli episodi di Santa Ana tendono a durare qualche giorno, ma occasionalmente si verificano eventi prolungati. I californiani devono quindi restare vigili e seguire attentamente le indicazioni delle autorità in caso di incendio.
Combattere questi incendi devastanti è una sfida importante per i vigili del fuoco e i soccorritori. Nonostante le ingenti risorse dispiegate, con più di 250 vigili del fuoco mobilitati, spesso è difficile contenere la progressione delle fiamme quando i venti di Santa Ana soffiano con tutta la loro forza.
Mentre scriviamo queste righe, gli incendi continuano a infuriare vicino a Los Angeles. I danni sono già ingenti, con centinaia di ettari in fumo e molte abitazioni minacciate.
Ci vorranno ancora molte ore, se non giorni, affinché i vigili del fuoco superino questi disastri. Sperando che i venti di Santa Ana, questi temuti “venti del diavolo”, alla fine si indeboliscano e diano una tregua salvifica ai vigili del fuoco e ai residenti della regione.
A fine giornata, un secondo incendio è scoppiato nei pressi di Pasadena, a nord di Los Angeles. Anche in questo caso i venti di Santa Ana hanno alimentato le fiamme, provocando la distruzione di oltre 400 ettari di vegetazione.
Di fronte a questi venti che potrebbero rafforzarsi ulteriormente, con raffiche fino a 160 km/h, i servizi meteorologici americani hanno lanciato l’allarme rosso. Daniel Swain, specialista in eventi meteorologici estremi presso l’UCLA, prevede che questo sarà “l’evento vento più forte in questa regione dal 2011”.
I venti di Santa Ana nella cultura popolare
Al di là del loro impatto sugli incendi, i venti di Santa Ana occupano un posto speciale nell’immaginario collettivo americano. Molti scrittori e artisti sono stati ispirati da questo fenomeno meteorologico così caratteristico della California meridionale.
Raymond Chandler, nel suo racconto Vento Rossodescrive così questi venti: “Quella notte soffiava un vento del deserto. Era uno di quei venti caldi e secchi di Santa Ana che scendono attraverso i passi di montagna e ti fanno increspare i capelli, ti fanno saltare e ti fanno prudere la pelle. »
Anche altri autori iconici come Joan Didion o Michael Connelly hanno evocato i venti di Santa Ana nelle loro opere, contribuendo così a forgiare il loro status mitico e misterioso.
Una minaccia ricorrente
Sfortunatamente, gli incendi che attualmente colpiscono la California sono tutt’altro che un caso isolato. Ogni anno, durante i mesi invernali, i venti di Santa Ana rappresentano una minaccia costante per la regione.
Secondo gli esperti gli episodi di Santa Ana tendono a durare qualche giorno, ma occasionalmente si verificano eventi prolungati. I californiani devono quindi restare vigili e seguire attentamente le indicazioni delle autorità in caso di incendio.
Combattere questi incendi devastanti è una sfida importante per i vigili del fuoco e i soccorritori. Nonostante le ingenti risorse dispiegate, con più di 250 vigili del fuoco mobilitati, spesso è difficile contenere la progressione delle fiamme quando i venti di Santa Ana soffiano con tutta la loro forza.
Mentre scriviamo queste righe, gli incendi continuano a infuriare vicino a Los Angeles. I danni sono già ingenti, con centinaia di ettari in fumo e molte abitazioni minacciate.
Ci vorranno ancora molte ore, se non giorni, affinché i vigili del fuoco superino questi disastri. Sperando che i venti di Santa Ana, questi temuti “venti del diavolo”, alla fine si indeboliscano e diano una tregua salvifica ai vigili del fuoco e ai residenti della regione.