Donald Trump annuncia il 7 gennaio da Mar-a-Lago di voler rinominare il Golfo del Messico, senza chiedere il parere del Messico
INTERNAZIONALE – Questa è una dichiarazione in vero stile Donald Trump. Il futuro presidente americano, che si insedierà il 20 gennaio, ha annunciato che al suo ritorno alla Casa Bianca, gli Stati Uniti cambieranno il nome del Golfo del Messico, sulla costa meridionale del Paese, in “Golfo d’America”.
“Cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo dell’America, che suona bene e copre un vasto territorio. Il Golfo d’America, che bel nome »ha dichiarato Donald Trump durante la conferenza stampa organizzata martedì 7 gennaio nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. E questo prima di criticare il Messico che “Bisogna smettere di lasciare che milioni di persone si riversino nel nostro Paese”accusando il Messico (e il Canada) di consentire in particolare l’importazione di farmaci negli Stati Uniti.
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Inoltre, in questo stesso discorso, il repubblicano si è rifiutato di escludere una possibile annessione con la forza del Canale di Panama e della Groenlandia. Come fa da settimane, ha dichiarato ancora una volta che i due territori erano uguali “molto importante per la sicurezza economica” degli Stati Uniti.
“Non posso assicurarti di nessuno dei due.”ha detto il presidente eletto, quando gli è stato chiesto di un possibile uso delle forze armate per annettere il canale, un’arteria vitale per il trasporto marittimo globale, e il territorio autonomo della Danimarca (dove attualmente si trova suo figlio Donald Jr.).
IL “ forza economica »fare del Canada il 51esimo stato
Donald Trump ha già dichiarato in più occasioni di voler riprendersi il Canale di Panama, costruito dagli Stati Uniti e inaugurato nel 1914, se non venisse ridotto il prezzo dei pedaggi per le navi americane. Martedì ha nuovamente criticato l’accordo stipulato nel 1977 dall’allora presidente Jimmy Carter, che ha portato al trasferimento del controllo del canale a Panama nel 1999.
Nel corso di questa conferenza stampa, che senza dubbio fa presagire lo stile che Donald Trump vorrà imporre per il suo secondo soggiorno alla Casa Bianca, il miliardario ha attaccato anche il suo vicino canadese. Anche in questo caso ha sottolineato il suo desiderio di fare del suo vicino settentrionale uno stato americano.
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E per giustificarsi ancora una volta: “ Perché sosteniamo un Paese fornendogli più di 200 miliardi di dollari all’anno? Dovrebbe essere uno stato! » Un argomento che il futuro capo di Stato americano ripete nelle ultime settimane, ovvero che il Canada – il cui primo ministro Justin Trudeau si è appena dimesso – dipende in gran parte dagli investimenti e dai suoi legami commerciali con gli Stati Uniti.
Motivo per cui si dice pronto all’uso” forza economica » più che forza per trasformare il Canada nel 51esimo stato americano, un paese che Donald Trump considera “ sovvenzionato » da parte degli Stati Uniti, soprattutto per quanto riguarda la sua protezione. Al punto da ridurre il confine tra i due ad un “ linea tracciata artificialmente ».
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