Durante il suo discorso di accettazione per il titolo di migliore attrice in un film musical o commedia ai Golden Globes 2025, Demi Moore si è commossa fino alle lacrime. Un momento ricco di emozione.
La serata dei Golden Globes 2025 è stata ricca di momenti salienti. Una delle più potenti è stata senza dubbio l’apparizione sul palco di Demi Moore, che ha vinto il Golden come migliore attrice in un film musical o commedia.
Il discorso di Demi Moore non ha lasciato nessuno indifferente. Dal pubblico agli utenti di Internet, compresa la stessa persona, questa sequenza ha fatto scorrere molte lacrime. L’attrice americana, 62 anni, ha raccontato la sua storia, il suo viaggio e i suoi dubbi, senza filtri.
In un primo momento, la star di “The Substance” ha espresso tutta la sua sorpresa e il suo orgoglio: “Oh wow, davvero non me lo aspettavo. Sono sotto shock! Faccio questo lavoro da oltre 45 anni e sono davvero onorato di questo premio”.
“Pensavo che non avrei mai avuto questa opportunità”
“30 anni fa, uno dei produttori dei miei film mi disse che ero una ‘attrice di popcorn'”, continua ridendo nervosamente. Racconta poi la storia della sua vita di attrice, che susciterà molta emozione: “Mi ha fatto pensare che questo tipo di ricompensa non era qualcosa che potevo ottenere. Facevo film che andavano bene e guadagnavano un sacco di soldi, ma non potevano essere riconosciuti. Ho creduto a questo discorso. Mi ha seguito nel tempo fino al punto in cui pensavo che fosse finita qualche anno fa e che non avrei mai avuto questa opportunità e che avevo fatto quello che dovevo fare.
“In questo momento triste, dal nulla ho ricevuto questa sceneggiatura magica, audace, coraggiosa e assolutamente brillante chiamata “The Substance”. L’universo mi ha insegnato che non abbiamo mai finito. Mi sento così in debito con Coralie (Coralie Fargeat, regista) per aver avuto fiducia in me, ma anche con Margaret (Qualley) per essere l’altra metà di me (interpreta il ruolo di Sue nel film).
Una lunga attesa prima di questa incoronazione
Dopo aver ringraziato i suoi cari e le persone “che sono state con lei negli ultimi 30 anni”, l’attrice ha voluto concludere il suo discorso con bellissime parole di speranza: “Vi lascio con una cosa che mi ha insegnato questo film. In quei momenti, quando non pensiamo di essere abbastanza intelligenti, abbastanza carini, abbastanza bravi, abbastanza di successo o semplicemente non abbastanza, una donna mi ha detto “sappi che non sarai mai abbastanza bravo ma puoi conoscere il tuo Di valore.” Oggi festeggio questo trofeo come simbolo del mio outfit e dell’amore che mi fa andare avanti, per quanto sono fortunato a fare qualcosa che amo e per sentirmi ricordare che appartengo a questo posto. GRAZIE”.
L’attrice si vendica dopo essere stata ignorata dai premi accademici nel corso della sua carriera, nonostante la sua partecipazione a numerosi blockbuster come “On Equal Arms” (1997) o “Margin Call” (2011). È stata anche l’obiettivo di tre Razzie Awards (peggiore performance) nel 1997 (per “Striptease” e “The Juror”), 1998 (“On Equal Arms”) e 2004 (“Charlie’s Angels: The Angels Are Unleashed”).