Pubblicato il 01/04/2025 21:05
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A cinque anni dalla morte del fattorino, avvenuta due giorni dopo un rigoroso controllo, gli agenti di polizia coinvolti saranno finalmente giudicati presso il tribunale di Parigi.
Si sono riuniti nello stesso luogo in cui ha perso la vita Cédric Chouviat. C’erano parenti, amici e familiari. A cinque anni dalla morte del fattorino, ucciso durante un intervento della polizia, dovrebbe svolgersi un processo. Una soddisfazione per il padre: “Cédric non era un delinquente, era un povero corriere che faceva il giro. (…) Lo hanno ucciso, è un assassinio”. Nel gennaio 2020, mentre effettuava consegne nella capitale, Cédric Chouviat è stato arrestato dagli agenti di polizia. Il controllo degenera, è inchiodato a terra. Asfissiato, morì due giorni dopo in ospedale.
Questo caso era diventato, per alcuni, il simbolo della violenza della polizia. Tre funzionari vengono rinviati alla giustizia. Saranno processati al tribunale di Parigi. Una prima vittoria per l’avvocato della famiglia: “Questo è il risultato che ci si aspettava. Sono ormai cinque anni che lottiamo a fianco della famiglia affinché questa indagine giudiziaria vada avanti”. La famiglia, però, contesta la qualificazione dei fatti come “omicidio colposo”. Una versione contestata dagli agenti di polizia coinvolti. L’avvocato di due di loro afferma che hanno presentato ricorso contro la decisione di tenere un processo.
Guarda il rapporto completo nel video qui sopra.