Morte di Claude Allègre, ex ministro francese dell’Istruzione

Morte di Claude Allègre, ex ministro francese dell’Istruzione
Morte di Claude Allègre, ex ministro francese dell’Istruzione
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“Sgrassare il mammut” dell’Istruzione Nazionale

Ma uno dei suoi primi sfoghi, quello in cui proclama la sua ambizione di “dimagrire il mammut”, allontana immediatamente gli insegnanti. Un’opposizione che continuerà a crescere e lo costringerà a cedere il suo portafoglio nel marzo 2000.

Claude Allègre, nato il 31 marzo 1937 da padre professore di biologia e madre maestra di scuola, fece fatica a digerire questa partenza forzata, attaccando poi il sindacato degli insegnanti, il SNES, definito “stalinista”.

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Questo specialista in Scienze della Terra, già direttore dell’Istituto di Fisica del Globo di Parigi (1976-1986) e presidente del consiglio di amministrazione dell’Ufficio di Ricerche Geologiche e Minerarie (1992-1997), ha continuato successivamente a fomentare controversie, sia politico e scientifico.

Rottura con i socialisti, che si schierano dietro Nicolas Sarkozy

Lionel Jospin, Laurent Fabius, Ségolène Royal… Questo socialista deluso moltiplica le invettive rivolte ai suoi ex compagni. Con Lionel Jospin, “erano molto legati, complici, avevano un rapporto abbastanza stretto” ma “la situazione peggiorò quando mio padre credeva fermamente che dovessimo opporci ai sindacati” nel 2000, sottolinea all’AFP suo figlio Laurent.

Nel 2007, la rottura è completa e l’uomo soprannominato Vulcano da alcuni amici intimi si rivolge a Nicolas Sarkozy, che sostiene nuovamente durante le elezioni presidenziali del 2012. “Se si è schierato con Sarkozy, è perché ha visto che c’era qualcuno che veramente volevo cambiare le cose”, sottolinea il figlio. “In fondo aveva un lato ingenuo, voleva cambiare la vita delle persone. Credeva nell’Uomo e pensava che potessimo cambiarlo”.

Figura di spicco dello scetticismo climatico con tesi confutate

Nel 2009 è stato citato in giudizio per essere entrato al governo, ma è stato privato del lavoro, probabilmente a causa delle sue posizioni controverse sul cambiamento climatico.

Il geochimico, membro dell’Accademia delle Scienze e ricco di riconoscimenti francesi e internazionali (medaglia d’oro del CNRS, premio Crafoord nel 1986), è quindi la figura di punta in Francia dello scetticismo climatico, questo movimento che mette in discussione le conclusioni degli specialisti del clima dell’ IPCC.

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Ulcerati dagli attacchi riferiti dall’ex ministro nel suo best-seller “L’impostura climatica”, più di 600 climatologi hanno scritto nella primavera del 2010 al loro ministro supervisore per denunciare la “denigrazione” e le “false accuse” mosse da un scienziato non climatico. L’Accademia delle Scienze, dopo intensi dibattiti a porte chiuse, confuterà le tesi di Claude Allègre alla fine del 2010.

Ciò non impedisce all’uomo con le sue parole sempre vigili di tornare nel campo dell’ecologia solo un anno dopo lanciando una fondazione. Questa organizzazione certamente si è astenuta dall’affrontare apertamente la questione climatica ma ha promosso l’innovazione tecnologica e l’“ecologia scientifica” con il sostegno di diversi premi Nobel, come il fisico Albert Fert o l’immunologo Jules Hoffmann.

Difensore dell’energia nucleare

Amando niente meno che andare controcorrente, l’uomo, che già si era distinto in passato mettendo in discussione la pericolosità dell’amianto, non ha paura nemmeno di difendere l’energia nucleare subito dopo l’incidente di Fukushima nel 2011, dicendosi “scandalizzato dalla la propaganda fatta da” questo evento.

Claude Allègre, che ha subito un grave infarto nel 2013, da allora soffriva di problemi di salute e le sue condizioni erano peggiorate lo scorso settembre. Su “Anche se si sbagliava sul clima, era una persona integra”, sottolinea il figlio che spera che “non rimanga solo quello”. “Il problema è che era molto testardo, non era nel consenso, nella parte concordata”.

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