L’ala dell’All-Star Jimmy Butler è stato sospeso venerdì dalla sua squadra dei Miami Heat per sette partite a causa della sua condotta ritenuta “dannosa” per la franchigia della Florida, che ha anche indicato che ora studierà un possibile scambio di offerte. Butler ha spiegato giovedì, dopo la sconfitta interna contro gli Indiana Pacers (128-115), di aver perso il piacere di giocare nella NBA e che “probabilmente non” lo ritroverà rimanendo sotto contratto con gli Heat.
Arrivato nell’estate del 2019 a Miami, il 35enne ha contribuito non poco a portare la sua squadra alle finali NBA del 2020 e del 2023, perse rispettivamente contro i Los Angeles Lakers e i Denver Nuggets. “Abbiamo sospeso Jimmy Butler per sette partite a causa del suo comportamento dannoso per la squadra durante la stagione e in particolare nelle ultime settimane.“, hanno detto gli Heat in un comunicato.
Riscoprire la gioia di giocare
“Attraverso le sue azioni e dichiarazioni, ha dimostrato di non voler più far parte di questa squadra. Jimmy Butler e il suo rappresentante hanno indicato di essere interessati a essere scambiati, quindi ascolteremo le offerte“, precisa il testo. Butler, che ha segnato solo nove punti in 27 minuti durante la sconfitta di giovedì contro l’Indiana, non tornerà quindi in campo prima della partita casalinga del 17 gennaio contro Denver, saltando così quella della partita casalinga di sabato contro lo Utah e un tour di sei partite nella West Coast. .
È del tutto possibile che gli Heat abbiano raggiunto un accordo di scambio con un’altra squadra per la sua stella, che sta giocando la sua 15esima stagione nella NBA. “Voglio riscoprire la gioia di giocare a basket. Dovunque sia, lo sapremo molto presto“, ha detto Butler giovedì. L’ex giocatore dei Bulls ha segnato una media di 17,6 punti, 5,5 rimbalzi e 4,7 assist a partita in questa stagione per gli Heat, che occupano il sesto posto nella Eastern Conference con un record di 17 vittorie e 15 sconfitte.
