Frusta d’Oro 2024 per i flat jokey: Maxime Guyon. Frusta d’oro per i fantini degli ostacoli: Clément Lefebvre. Staffa d’Oro per i giovani fantini di piatto: Pierre Remoué. Staffa d’Oro per i giovani fantini di salto: Titouan Sporli. Cosa hanno in comune? Avendo addestrato le armi nei gruppi di corse dei pony, come molti dei loro colleghi di spogliatoio, dilettanti e professionisti, che fanno più che onorare la disciplina, e non solo dall’ultimo anno.
Le corse dei pony, uno splendido trampolino di lancio per chi vuole affermarsi con l’abbigliamento leggero, sia tra gli amatori che tra i professionisti altrove.
Nell’estate del 2024, durante i Giochi Olimpici di Parigi, gli atleti francesi, indipendentemente dalla disciplina, hanno deliziato un pubblico che desiderava solo una cosa: medaglie al collo. Incantesimi. Altri incantesimi. Sempre più fascino. Non importa di che colore sia il metallo. Anche se, bisogna ammetterlo, quello color oro è rimasto molto più classista degli altri. E andava a meraviglia con le lacrime di felicità che spesso scendevano sulle guance di colei e/o di colei che ha sudato sangue e acqua per ottenerlo. A volte fin dall’infanzia.
Come ogni altro sport, è possibile dedicarsi all’equitazione da corsa fin da giovanissimi, a partire dai 5 anni
Appassionati ormai di canoa-slalom, rugby a sette o addirittura taekwondo, anche se la loro conoscenza delle regole rimane molto approssimativa, come la stragrande maggioranza dei francesi altrove, anche gli appassionati di corse di pony speravano in qualcosa alla fine di questo stesso anno 2024: vedere anche le antiche glorie della disciplina si vestono di “metallo” al termine di questa stagione di bello e grande sport l’esagono equestre. E il minimo che possiamo dire è che furono serviti. Anche ben servito.
Maxime Guyon, ex gloria delle corse di pony, ha ottenuto il suo quarto Golden Crop tra i flat fantini nel 2024 (© APRH)
Infatti, al termine di un fantastico scontro con il suo rivale – ma pur sempre amico – Mickaël Barzalona, Maxim Guyon è riuscito a vincere la Cravache d’Or tra i fantini di piano, la quarta della sua immensa carriera, dopo quelle ottenute nel 2019, 2022 e 2023. Ex stella delle corse di pony, il nativo di Mayenne ha cavalcato ben 248 vincitori durante l’anno solare (192 nel periodo dal 1 marzo al 31 ottobre, trattenuti per l’istituzione delle “Cravaches” in appartamento, ndr) in Francia, di cui tre a livello Gr.1: Spirito (Lope de Vega) nella Poule d’Essai des Pouliches, Salsa (Sea The Stars) nel Gran Premio di Parigi e Doppio Maggiore (Daiwa Major) al Prix Royal-Oak.
Clément Lefebvre, che si è formato anche nelle corse dei pony, ha ottenuto il suo primo Golden Crop tra i fantini a ostacoli nel 2024, oltre ad aver vinto il Grand Steeple-Chase de Paris (Gr.1) in sella al Gran Diose (© APRH)
Anche lui ha frequentato questa grande scuola di vita che sono le corse dei pony, proprio come suo fratello maggiore Fabiene in cui suo padre, Nicolaè ancora molto coinvolto, all’interno dell’associazione Poneys au Galop, Clemente Lefebvre ha avuto l’immenso piacere di vincere il Raccolto d’Oro 2024 per i fantini degli ostacoli, con 90 vittorie in totale. Una grande prima volta per il giovane “papà”, che tuttavia ha lottato strenuamente, e fino alla fine, per il titolo, soprattutto contro un’altra gloria del pony racing: Luca Zuliani. E che, nello stesso anno, ebbe anche il piacere di vincere la leggendaria Grand Steeple-Chase de Paris (Gr.1) in sella a Grande Dea (Planteur)… per quella che è stata la sua primissima partecipazione alla “Coppa d’Oro di Francia”!
Pierre Remoué, Staffa d’Oro 2024 per giovani fantini di piano, dai tempi di splendore nelle corse di pony con Heatherton Cheetah
A parte Maxime Guyon e Clément Lefebvre, Pierre Remoue et Titouan Sporli hanno anche deliziato più di uno con le loro imprese in pista, con le loro cavalcature, durante lo stesso anno 2024. Al servizio diAdrian Fouassieril primo nominato, incoronato più volte Campione di Francia durante i suoi anni di “corse sui pony”, sia in piano, sia ad ostacoli che nel cross country, con le formidabili Ghepardo di Heatherton (Il Gufo Notturno) ha visto il suo talento – ma soprattutto il suo lavoro – essere premiato con l’assegnazione della Staffa d’Oro per i giovani fantini di piatto, grazie alle sue 45 vittorie in gare. Stessa storia con il secondo nominato, che attualmente gioca nella scuderia diEmmanuel Clayeuxfervente sostenitore delle corse dei pony e ottimo allenatore, sia di cavalli che di uomini, che gli ha permesso di ottenere gran parte dei suoi 8 successi, e quindi di vincere la Staffa d’Oro tra i giovani fantini di ostacoli.
Staffa d’Oro 2024 per i giovani fantini degli ostacoli, Titouan Sporli ha affinato per la prima volta le sue abilità nei gruppi di corse di pony, in particolare nel cross-country
Ma oltre a tutte queste distinzioni metalliche, l’effetto migliore sul mobile è sotto il ritratto della prozia Bernadettele corse dei pony sono state sotto i riflettori più volte durante quest’anno 2024. Se non altro con il passaggio di successo dell’ex Gentleman-Rider Tommaso Giorniac tra le fila dei fantini professionisti, impreziosito dalla sua incoronazione nella Gran Croce di Compiègne (L.) con ghiaccio madrik (Coro Nord). La regolarità e l’efficienza, infallibili, Kilian Dubourglui il cui anno 2024 si è concluso con 64 vittorie e 136 posti per 248 corse (!), compresi i successi nella Grand Steeple-Chase del Consiglio Dipartimentale di Mayenne (L.), a Craon , con Vai veloce, Berlais (Kapgarde) nonché nella Gran Croce du Haras du Pin, in sella Fraga ha (Buck’s Boum).
I fantini d’eccellenza Maxime Guyon, Mickaël Barzalona e Stéphane Pasquier, circondati da un’orda di fantini da corsa su pony… alcuni dei quali sono oggi i loro rivali sugli ippodromi! (© APRH)
L’ascesa di Leo-Paul Brechet, Baptiste Le Clerc (Étrier d’Or 2019) o addirittura Théo Dumouch tra i migliori fantini di salto del nostro tempo. La progressione costante di Dorian Provost, Simone Planque, Luigi Bouton o anche Malone Favriaux tra i fantini di piatto, i primi due menzionati sono stati accreditati con una staffa d’oro in età più giovane. Proprio come quello di Benoît de la Sayette nella terra di”Monty PythonLa stagione pazzesca e la prima vittoria del girone in FranciaAgostino Madamet (anche lui ex Étrier d’Or, ndr) in appartamento, a soli 22 anni. Il bellissimo – e precoce – successo di Loeiza Hayères-Fouchard, Ilona Chabiron, Tommaso Poteaux ma anche Jad Hondier nei gruppi in piano e a ostacoli del Club des Gentlemen-Riders & Cavalières. Gli “statuti” di Maiden Leane David et Valentin Le Clerc rotto – molto – velocemente nelle gare “ufficiali”… Potremmo citarne ancora altri. Ma i tasti della tastiera rischiano di rompersi prima ancora di aver superato il “traguardo”…
Rowan Gabard, Jad Hondier, Pierre Remoué, Louis Bouton e Malone Favriaux… tre piccoli ragazzi delle corse di pony i cui nomi sentiamo regolarmente oggi nei gruppi amatoriali e professionisti (© APRH)
Il punto in comune tra tutti questi giovani – e meno giovani – sopra citati sta quindi nel fatto che sono, soprattutto, grandi appassionati, essendosi dedicati molto presto nella loro esistenza a quello che per loro sarebbe diventato più di uno sport. Un po’ come Pauline Ferrand-Prévot (ciclismo), Leon Marchand (nuoto) o Antonio Dupont (rugby), tre delle nostre medaglie d’oro ai Giochi Olimpici del 2024, le cui prime pedalate, rana e contrasti sono state realizzate quando indossavano pantaloncini corti. Con i dentini da latte ancora ben attaccati al balcone. Tutto questo per dire che l’equitazione da corsa, come ogni altra disciplina sportiva, collettiva o individuale, richiede sicuramente un minimo di talento e predisposizioni. Ma soprattutto, massima dedizione. Ed è quindi solo attraverso una pratica diligente, iniziata abbastanza presto, che molti possono sperare di rivelarsi pienamente. E far parlare di loro – molto – velocemente, una volta immessi nei gruppi amatoriali e/o professionistici.
Cécile Madamet (Poneys au Galop), Sigrid Gilet (Au Galop En Anjou) e Nicolas Lefebvre (Poneys au Galop), tre persone che dedicano molto del loro tempo e della loro persona per continuare a sviluppare le corse dei pony in Francia
E il bello delle corse dei pony è che si può iniziare a farlo a partire dai 5 anni, montando cavalli divisi in cinque diverse categorie di taglia e livello, capaci di gareggiare in gare di fondo in piano, a ostacoli e/o con ostacoli , durante corsi e raduni/gare di pony, spesso organizzati in diversi ippodromi della Francia. Eventi che probabilmente aumenteranno di numero nel 2025, grazie al grande lavoro di approfondimento orchestrato da diverse associazioni (Poneys au Galop e le sue filiali regionali, Soumillon International Pony Academy, Fédération des Courses de Pony de l’Ouest, Le Trot à Pony, …) con l’obiettivo di evidenziare ulteriormente questa pratica “multidisciplinare”. Aprire A TUTTI. E non solo ai “figli di”, come oserebbero ancora affermare alcune lingue di vipera…
Il crack jockey belga Christophe Soumillon, anch’egli veterano delle corse di pony, ha creato l’anno scorso la sua accademia dedicata a questa grande e bellissima disciplina: SIPA (Soumillon International Pony Academy).
Prima di essere un fantino, devi imparare a essere un cavaliere. E tutti questi percorsi ed altre gare “Punto Punto” 100% pony hanno lo scopo proprio di permettere a tutti i suoi praticanti di migliorare il proprio livello di guida, come comportarsi in gruppo, adottare il giusto ritmo in un percorso, rispettare la distanza con altri, migliorare la propria posizione in piano e sull’ostacolo, prendersi cura del proprio cavallo prima, durante e dopo la gara, prepararsi bene fisicamente e mentalmente… Insomma, diventare già donne e uomini di cavalli informati, in pochi anni di pratica. E ancor prima di lasciare l’adolescenza, per poi entrare nelle fila dell’AFASEC, il Club dei Gentlemen-Riders e/o dei fantini professionisti. Come hanno fatto in passato, e con il successo che conoscono, tutte le persone citate in questo articolo, a cui bisogna ovviamente aggiungere altri crack della professione, come Olivier Peslier, David CottiN, Christophe Soumillon. E tanti, tanti altri “GOAT” della professione.