Barrick Gold, un colosso canadese dell’estrazione dell’oro, rappresenta una minaccia per il Mali del generale Assimi Goïta.
Il 16 dicembre 2024, infatti, l’azienda canadese ha annunciato l’intenzione di sospendere le proprie attività nel complesso di Loulo-Gounkoto a seguito di un gesto delle autorità del paese.
Secondo Barrick Gold, le autorità del Mali hanno imposto un blocco alle esportazioni di oro.
Come ha fatto la Barrick Gold a minacciare il Mali di sospendere l’estrazione dell’oro?
Se la situazione era già tesa tra la società canadese e il Paese del Sahel, sappiate che il problema è peggiorato notevolmente con l’incarcerazione di quattro dirigenti maliani della Barrick Gold lo scorso novembre.
Il Mali li aveva accusati “riciclaggio e danneggiamento del patrimonio pubblico”.
Il gruppo, di fronte a questo fatto, denuncia detenzioni arbitrarie e contesta vigorosamente queste accuse, mentre un mandato di arresto internazionale ora prende di mira il suo amministratore delegato, Mark Bristow.
Al centro di questo confronto c’è una grave controversia finanziaria. Lo Stato maliano chiede alla Barrick Gold circa 500 milioni di dollari, a seguito di un audit che ha rivelato un deficit sostanziale per le casse pubbliche, stimato tra 300 e 600 miliardi di franchi CFA.
La minaccia di sospensione delle operazioni da parte della Barrick Gold non è insignificante per l’economia del Mali.
Il complesso di Loulo-Gounkoto, la più grande miniera d’oro del Paese, ha prodotto quasi 700.000 once d’oro nel 2023 e ha immesso più di un miliardo di dollari nell’economia locale.
Un’interruzione della produzione avrebbe un impatto significativo sulle entrate statali per il 2024.
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