Sabato 7 dicembre Floureto ha offerto ai suoi soci il suo ultimo incontro dell’anno al cinema Grand Angle. Come ogni dicembre (e giugno), la discussione è iniziata attorno a un film. Il film era Louise Violet, di Eric Besnard, con Alexandra Lamy e Grégory Gadebois. Questo film storico che rievoca gli inizi difficili dell’istruzione pubblica nel XIX secolo nelle campagne francesi è realizzato molto bene. La storia patetica e affascinante di questo insegnante dal passato caotico è ben scritta. Il film, carico di emozione, cattura l’interesse dello spettatore attraverso le sue qualità tecniche e cinematografiche. Gli interpreti principali ne sono ovviamente una parte importante, così come la produzione con scene curate e immagini sublimi dei paesaggi del Doubs dove è stato girato il film. È anche una buona riflessione sulla natura umana del tempo e sulla difficoltà di cambiare mentalità. Questi primi passi verso un’istruzione scolastica gratuita, laica e obbligatoria in Francia, e più in particolare nelle zone rurali, nel cuore dell’Auvergne (un bellissimo villaggio, tra l’altro) sono talvolta difficili. Delle tre qualificazioni sopra indicate, è ovviamente quella di “obbligatorio” che ha più difficoltà a passare, per gli agricoltori che utilizzano i propri figli come manodopera, per il lavoro nei campi. Dopo la visione si parlò del Gers, la legge scolastica prima di Ferry (Guizot in particolare che nel 1833 obbligò i comuni ad avere una scuola). I relatori del Museo della Scuola Pubblica di Saint-Clar, Laurent Mauras, presidente di Floureto, Jacques Lapart, presidente della Società Archeologica del Gers, hanno risposto alle domande che possiamo legittimamente porre sull’argomento, sui tempi, sull’insegnamento di ieri… e Oggi.
Il prossimo pomeriggio organizzato da Floureto si svolgerà nel mese di febbraio attorno ad un convegno su un campo poco conosciuto ma tuttavia terribile della Seconda Guerra Mondiale: Rawa-Ruska.
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