GRANDE STORIA – Dal 1920 al 1948, la Palestina mandataria affidata all’amministrazione britannica dovette cercare di trovare la soluzione più giusta tra due aspirazioni all’indipendenza nazionale sempre più contraddittorie.
Questo articolo è tratto da Storia di Figaro “Israele, nascita di una nazione”. In questo numero trovate un resoconto speciale sulla storia di un progetto politico diventato realtà, ma messo in discussione da un conflitto permanente.
Quali erano le disposizioni del mandato britannico per la Palestina?
Un dialogo tra arabi e sionisti si era delineato, alla vigilia della Conferenza di pace, che avrebbe dovuto trattare, a Parigi, nel gennaio e febbraio 1919, le modalità dello smantellamento dell'Impero Ottomano. Il portavoce arabo era Faisal, terzo figlio dello Sharif della Mecca, Hussein, e leader della rivolta araba, assistito, ufficiosamente, dal leggendario colonnello Lawrence. Faisal aveva incontrato a Londra il leader sionista Chaïm Weizmann, che aveva già accolto ad Aqaba nel giugno 1918. L'incontro era incentrato sulla fratellanza semitica e sul sostegno che i sionisti potevano fornire al futuro Stato arabo. Il 3 gennaio 1919 l’accordo Faisal-Weizmann risolse teoricamente la disputa arabo-sionista. “Lo Stato arabo e la Palestina si ispireranno a un…
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