Mohamed Mnif, presidente della Camera nazionale dei distributori domestici di bombole di gas, ha avvertito questo venerdì delle gravi difficoltà incontrate dai distributori nei centri di riempimento, a causa delle interruzioni logistiche.
Durante la sua apparizione in una radio privata, Mnif ha riferito dei ritardi nell’arrivo delle navi che trasportano materie prime, una situazione che ha un impatto diretto sul funzionamento dei centri di riempimento.
“Questi ritardi creano una grande disorganizzazione, con conseguenze significative per i centri e per l’offerta dei consumatori”, ha affermato.
La Tunisia dispone attualmente di sette centri di rifornimento nazionali di gas: tre a Radès, tre a Ghannouch e uno a Bizerte. Tuttavia, l’assenza di materiale liquido indispensabile per il riempimento delle bottiglie ha portato alla cessazione dell’attività in alcuni centri, interrompendo il funzionamento di altri.
“I centri secondari oggi sono vuoti e ci troviamo di fronte ad una evidente mancanza di bombole di gas disponibili”, ha aggiunto.
Mnif ha inoltre sottolineato che il centro di stoccaggio di Gabès è completamente vuoto di bombole di gas e che non è stato creato alcuno stock strategico per compensare queste carenze. Questa situazione critica potrebbe aggravarsi se una nave attesa domani a Gabès non arrivasse in tempo. “Se l’offerta non riprende, tutti i centri di riempimento saranno costretti a sospendere le loro attività”, ha avvertito.
Va notato che questo periodo dell’anno è particolarmente sensibile a causa del forte aumento della domanda nelle regioni fredde. Una carenza di gas domestico potrebbe quindi avere gravi conseguenze sulle famiglie e sulle piccole imprese, già colpite da rischi climatici e difficoltà economiche.
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