ad Ajaccio, i fedeli entusiasti del cardinale Bustillo, che convinse il papa a venire in Corsica

ad Ajaccio, i fedeli entusiasti del cardinale Bustillo, che convinse il papa a venire in Corsica
ad Ajaccio, i fedeli entusiasti del cardinale Bustillo, che convinse il papa a venire in Corsica
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Prima dell’arrivo del Papa, la Corsica era in piena “Bustillomania”. L’isola si prepara ad accogliere domenica 15 dicembre il sovrano pontefice per una visita 24 ore su 24, una prima storica in un territorio dove la fede cattolica è molto radicata. Se tutti gli occhi sono puntati sul Papa, in prima linea c’è un altro personaggio cattolico molto noto nell’isola: il cardinale di Ajaccio per la Corsica François Bustillo. È uno degli artefici della visita all’isola di Papa Francesco, con il quale mantiene un legame di amicizia. Molto popolare, il prelato franco-spagnolo, 55 anni, ha portato una ventata di aria fresca nella chiesa, lodando i suoi fedeli corsi.

L’effetto Bustillo, “è magico”riassumono Joséphine, 84 anni, e i suoi vicini seduti su una panchina vicino al mercatino di Natale di Ajaccio. Tra addobbi, prove e logistica, la città è in subbuglio prima dell’arrivo del papa, che deve celebrare una messa all’aperto davanti a mille persone. “È vero che è molto simpatico, sembra un giovane alle prime armi”continuano gli amici su François Bustillo. Sono inesauribili sul cardinale di Corsica: “Il futuro papa, speriamo”aggiunge Joséphine con aria maliziosa.

Dalla sua nomina a vescovo della Corsica nel 2021, dopo essere stato a lungo parroco a Narbonne, ha rivitalizzato la diocesi, applaude Alice, 89 anni.

«Prima la chiesa era praticamente vuota. Da quando è arrivato è pienissima. A volte è impossibile assistere alla messa».

Alice, fedele corsa

su franceinfo

Di fronte alla facciata ocra della cattedrale di Ajaccio, ristrutturata a tempo di record per l’arrivo del Papa, ringrazia anche André Di Scala detto “Dédé”, figura indipendentista che gestisce i mille volontari mobilitati per l’evento. “Per arrivare oggi a questa visita straordinaria, doveva esserci un uomo come il cardinale Bustillo, spiega. Vedendo Sua Santità in mezzo a noi, francamente, ancora non ci crediamo, ci pizzichiamo.”

Nel suo ufficio presso il vescovato, François Bustillo, da lui soprannominato “il preferito del papa”, non ignorare le critiche nel bel mezzo di questo concerto di lodi: “Non viviamo sul pianeta Marte.” Assume la sua rapida ascesa all’interno della chiesa e il suo lato da star con la prima pagina di Partita di Parigi e Instagram. “Non ho cercato nulla, non ho pianificato nulla, non ho calcolato nulla, assicura. Mi hanno nominato vescovo, guarda caso, poi cardinale, non me lo aspettavo proprio. E non mi aspettavo nemmeno che il Papa venisse in Corsica. Quindi lo vivo con distacco e con gioia”.

Attorno a lui gravitano personaggi identitari, dell’estrema destra, che tengono un discorso contrario a quello del Papa sull’accoglienza dei migranti. “Dobbiamo parlare a tutti e un vescovo non può essere settariodifende François Bustillo. Non possiamo dire: ‘Ehi, ci sono quelli buoni, sto parlando con quelli buoni. Ci sono i cattivi e li lascio da parte.’ Non dimentichiamo che Gesù andava a mangiare con i pescatori, veniva criticato. Mi vedi con gli autonomi, con altri che vogliono l’indipendenza, con persone di destra, con persone di sinistra, con certe persone. Non condivido la loro visione della vita, ma non voglio rendere queste persone mie nemiche.”conclude.

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