La solidarietà si sta sgretolando, dopo quasi tre anni di guerra in Ucraina. Lunedì 2 dicembre il Parlamento svizzero ha inasprito le condizioni per la concessione «stato S»
inteso a fornire una rapida protezione temporanea ai rifugiati. D’ora in poi saranno benvenuti solo gli ucraini provenienti dalle regioni occupate dai russi o che si trovano in prima linea.
Non esiste una zona sicura in Ucraina: anche lontano dal fronte gli attacchi russi continuano
non dispiace al ministro socialista della Giustizia, Beat Jans, che sottolinea disumanità
di questa decisione, portata avanti dagli ultraconservatori dell’Unione Democratica del Centro (UDC), dal Partito Liberale Radicale e da alcuni centristi.
La solidarietà raggiunge i suoi limiti quando il peso diventa troppo grande
giustifica Pascal Schmid, deputato dell'Udc. Nel suo piccolo Paese di 8,8 milioni di abitanti, il numero degli ucraini non cambia da un anno, secondo l'agenzia…