Lo sappiamo, lo leggiamo, lo osserviamo… la distribuzione di massa sta cambiando. All’intersezione tra consumo, politica e trasformazioni sociali, il settore sta vivendo un grande sconvolgimento.
Questo è ciò che Philippe Goetzmann ci ha brillantemente illustrato in tre episodi del podcast. In questa prima puntata ha condiviso con noi le sue riflessioni sui profondi cambiamenti del settore e sulle sfide future.
Un’industria come riflesso della società
Philippe Goetzmann descrive la distribuzione di massa come “un riflesso, non perfetto, ma forse il migliore, delle questioni politiche e sociali”. IL i cambiamenti nei consumi spesso riflettono sconvolgimenti economici e socialie questo può essere visto anche sugli scaffali degli ipermercati. “Tutte le grandi questioni politiche si trovano infatti in un ipermercato, sia dal lato dei consumatori che da quello dei dipendenti”, sottolinea.
Ex dirigente di Auchan, ora supporta le aziende del settore per comprendere questi cambiamenti. La situazione di Auchan, ad esempio, illustra queste sfide. Interrogato sulle difficoltà dell’azienda, ha risposto: “Ciò che sarebbe stato preoccupante era che non facessero nulla”, e per citare René Char per descrivere l’approccio attuale del gruppo: “La lucidità è la ferita più grave. più vicina al sole.
Il modello attuale, basato sulla massificazione, è in fase di cambiamento. La vera sfida è trasformare il calo di volumi in un’opportunità”
La distribuzione affronta la frammentazione e il deconsumo
IL frammentazione della società è un altro fenomeno chiave. “Tutto sotto lo stesso tetto sta scomparendo”, osserva Philippe Goetzmann. Mentre in precedenza gli ipermercati rispondevano ai bisogni convergenti di una vasta classe media, ora le aspettative dei consumatori si stanno diversificando. Questa diversità costringe i marchi a ripensare il loro modello. “La questione non è la dimensione del negozio, ma a quale consumatore ci rivolgiamo e come soddisfiamo le sue esigenze”, afferma.
Per quanto riguarda il fenomeno del deconsumo, merita di essere sfumato. “Non è che i francesi consumino di meno, ma il consumo si muove.” Spiega che la crescita della popolazione, che per lungo tempo ha sostenuto i consumi, è stagnante. In parallelo, i modelli di consumo stanno cambiando : i servizi hanno la precedenza sui prodotti fisici e le preoccupazioni ecologiche incoraggiano una riduzione dei rifiuti. Secondo lui “nei prossimi 10 anni il volume del consumo alimentare potrebbe diminuire del 15-20%, ma questo di per sé non è una cosa negativa”.
Per adattarsi, le aziende devono rivedere il modo in cui creano valore. “L’attuale modello, basato sulla massificazione, è in fase di ribaltamento. La vera sfida è trasformare il calo di volumi in un’opportunità”, conclude.
In questo episodio, il nostro ospite ci ricorda la complessità dei problemi che attualmente devono affrontare i principali attori del commercio al dettaglio. Il commercio, molto più che un settore economico, è lo specchio delle trasformazioni della nostra società.
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