È ufficiale da martedì 10 dicembre 2024. Dal 1° gennaio 2025 le pensioni di vecchiaia di base saranno aumentate del 2,2%. Una conseguenza diretta della censura del governo Barnier, che ha impedito l’adozione del Bilancio della Previdenza Sociale.
Le carte vengono ridistribuite ancora una volta. Conseguenza della censura e in seguito alla caduta del governo di Michel Barnier, avvenuta il 4 dicembre, da parte di un’ampia maggioranza dei deputati dell’Assemblea nazionale. E con l’effetto immediato o a breve termine dei cambiamenti nella vita quotidiana dei francesi.
Tra questi, le pensioni di anzianità, che dopo due mesi di dibattito e incertezza, saranno finalmente aumentate in modo significativo il 1° gennaio 2025. L’annuncio è stato dato martedì 10 dicembre 2024 dal Ministero dell’Economia.
Mai più rivalutazioni differite o differenziate
È come perdere il latino. Prima che fosse votata la censura del governo Barnier, il disegno di legge di finanziamento della Previdenza Sociale, sostenuto dalla maggioranza e dal suo primo ministro, prevedeva di chiedere ai pensionati uno sforzo per 4 miliardi di euro, come ricorda France Bleu .
A settembre è stato proposto per la prima volta che le pensioni di base seguissero il loro consueto ritmo di rivalutazione annuale il 1° gennaio 2025. Poi, in ottobre, è stato proposto un rinvio di sei mesi dell’indicizzazione delle pensioni all’inflazione. Infine, l’ultima versione del progetto di bilancio della previdenza sociale prevedeva due aumenti: uno, a gennaio, dello 0,8% a gennaio, poi un secondo, sempre dello 0,8% a luglio, ma solo per le piccole pensioni, ovvero dell’1,6% in totale. .
Un calcolo effettuato sulle aspettative di inflazione dell’estate 2025 e non sull’inflazione media per il 2024.
Un aumento del 2,2%
Infine, le pensioni di vecchiaia aumenteranno del 2,2%. Infatti, la sottoindicizzazione delle pensioni prevista nella versione iniziale del bilancio non può essere applicata, i pensionati vedranno le loro pensioni rivalutate mediante l’indicizzazione all’inflazione, come previsto dal Codice della previdenza sociale.
Il 2,2% è “legato all’indicizzazione meccanica sulla base dell’inflazione osservata (nel 2024) dall’Istituto nazionale di statistica (Insee)”, come avviene ogni anno, ha spiegato all’AFP il Ministero del Bilancio e dei Conti pubblici, confermando informazioni dal quotidiano Ouest-France.
“Questa rivalutazione normativa deve applicarsi all’assicurazione vecchiaia ma anche alle pensioni di base dei dipendenti pubblici dello Stato (SRE), a quelle del CNRACL, o anche alla pensione complementare degli ex dipendenti dell’Ircantec che segue l’evoluzione del regime generale”, precisa il sito di informazione economica Moneyvox.
Quale rivalutazione in base alla pensione di vecchiaia?
Moneyvox ha fatto il calcolo. A novembre 2024, con una pensione di base dell’assicurazione vecchiaia (Carsat, ecc.) di 1.000 euro e 508 euro di pensione integrativa Agirc-Arrco, l’importo complessivo ammontava a 1.508 euro netti. Con l’aumento del 2,2% dovrebbe salire a 1.530 euro netti dal 2025 con ulteriori 22 euro sulla pensione di base.
Per una pensione di 1.105 euro netti al mese attualmente, nel 2025, l’importo salirà a 1.123 euro.
Per una pensione di 2.519 euro netti al mese attualmente, nel 2025, l’importo salirà a 2.548 euro.
Per una pensione di 1.671 euro netti al mese attualmente, nel 2025, l’importo salirà a 1.695 euro.