Stop Pétrole Bassin d’Arcachon continua a mobilitarsi, un anno dopo la sua creazione

Stop Pétrole Bassin d’Arcachon continua a mobilitarsi, un anno dopo la sua creazione
Stop Pétrole Bassin d’Arcachon continua a mobilitarsi, un anno dopo la sua creazione
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Mobilitazione davanti alla Prefettura della Gironda per il collettivo Stop Pétrole Bassin d’Arcachon

Credito: Elodie Quesnel

Era il 9 dicembre 2023. Il collettivo Stop Pétrole Bassin d'Arcachon realizza la sua prima mobilitazione contro il progetto della società canadese Vermilion di perforare otto nuovi pozzi petroliferi nella foresta di Cazaux a La Teste-de-Buch. Era di fronte alla sottoprefettura della Gironda ad Arcachon. Questo lunedì 9 dicembre 2024, il collettivo ha ricordato i bei ricordi del prefetto della Gironda Etienne Guyot consegnandogli una petizione contro questo progetto che ha raccolto non meno di 50.000 firme mentre i servizi statali restano abbonati assenti secondo il collettivo sulla continuazione del progetto. Su ogni sito erano presenti una ventina di persone.

Una mobilitazione arrivata alle orecchie dell'attivista ambientalista Greta Thunberg

Il giacimento di Cazaux è sfruttato dagli anni '60 dalla società canadese Vermilion. A far esplodere le polveri è stata questa autorizzazione, nel novembre 2023, per la perforazione di otto nuovi pozzi petroliferi. Una decisione legale dopo la legge Hulot del 2017 non vieta nuove trivellazioni sulle concessioni esistenti.

Ma una decisione che il collettivo Stop Pétrole Bassin d'Arcachon (che riunisce Green PeaceBordeaux, Extinction Rébellion Bordeaux, Stop Total Bordeaux e Ecocitoyen du Bassin) ha avuto difficoltà a digerire mentre il cambiamento climatico è una realtà. Il collettivo decide di farsi sentire grazie a diverse mobilitazioni come questo “STOP” scritto sulla Dune du Pyla dai membri del collettivo o questa manifestazione dell'11 febbraio a Bordeaux alla quale era presente l'attivista ambientalista Greta Thunberg.

Nessuna notizia dallo Stato

Da questa mobilitazione nella capitale della Gironda, il collettivo ha continuato a lottare contro questo progetto. Un anno dopo la sua formazione, lunedì 9 novembre intorno alle 8,30 ha avuto luogo un'azione davanti alla sottoprefettura di Arcachon e alla prefettura di Bordeaux. Perché da diversi mesi Stop Pétrole Bassin d'Arcachon non riceve notizie dalle diverse autorità statali che devono decidere sulla continuazione o meno di queste otto nuove trivellazioni come la DREAL (Direzione regionale dell'ambiente per lo sviluppo e l'edilizia abitativa) o la CODERST (Consiglio Dipartimentale per l'ambiente e i rischi sanitari e tecnologici).

Il collettivo Stop Pétrole Bassin d'Arcachon ha depositato nella cassetta della posta della Prefettura, a causa del mancato appuntamento con il prefetto, la petizione pubblicata online sul sito GreenVoice e firmata da più di 50.000 persone. Se non cambia nulla, nuove mobilitazioni potrebbero aver luogo all’inizio del 2025.

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