Il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell’esercito israeliano, si è scusato giovedì dopo essere stato rimproverato per aver preso posizione pubblica su un disegno di legge attualmente all’esame del Parlamento. Questo ex commando dei marine, divenuto un volto familiare e rispettato tra gli israeliani grazie ai suoi frequenti briefing con la stampa televisivi dal 7 ottobre, ha criticato mercoledì sera un disegno di legge volto a evitare che soldati o membri dell’establishment della difesa siano perseguiti per aver trasmesso documenti riservati senza previa autorizzazione del Primo Ministro o dei funzionari della difesa.
Sostenuto da due deputati del Likud, il partito di Benyamin Netanyahu, il disegno di legge Feldstein, intitolato a Eliezer Feldstein, ex portavoce del primo ministro e principale sospettato in un’indagine aperta per la fuga di documenti militari riservati, è stato adottato in lettura preliminare in Parlamento.
Il conto è “molto pericoloso perché potrebbe consentire a qualsiasi giovane membro dell’IDF [l’armée israélienne] rubare informazioni per conto proprio (…), questo mette in pericolo la vita delle persone e la vita dei combattenti. È pericoloso per l’esercito e per la sicurezza del Paese”ha insistito il signor Hagari durante la sua conferenza stampa mercoledì sera.
Rimproverato dal capo di stato maggiore Herzi Halevi, Daniel Hagari si è scusato poco dopo in un messaggio su https://twitter.com/IDFSpokesperson/status/1864396175224307718. «Nella mia dichiarazione di questa sera in risposta alle domande, mi sono espresso in un modo che andava oltre le mie prerogative di portavoce militare, e per questo sono stato rimproverato dal capo dello Stato-maggiore»ha scritto. “Lo Stato di Israele è un paese democratico e l’IDF è subordinato al livello politico”ha aggiunto.
Il Primo Ministro ha accolto favorevolmente il rimprovero, affermando mercoledì sera, in un comunicato stampa dei suoi servizi, che “in un Paese democratico l’esercito non dovrebbe intervenire negli affari politici e tanto meno criticare la legislazione”.
Daniel Hagari era già stato richiamato all’ordine dal governo a giugno dopo averlo descritto “allestimento di vetrine” l’idea che potremmo “far scomparire” Hamas, il cui attacco del 7 ottobre 2023 sul suolo israeliano ha innescato la guerra nella Striscia di Gaza.