Esercizio sulla crisi delle inondazioni: è tempo di fare il punto: Métropole d’Orléans

Esercizio sulla crisi delle inondazioni: è tempo di fare il punto: Métropole d’Orléans
Esercizio sulla crisi delle inondazioni: è tempo di fare il punto: Métropole d’Orléans
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Mercoledì 4 dicembre, il prefetto del Loiret, Sophie Brocas, circondato in particolare dagli eletti dei comuni e dell’EPCI interessati, da rappresentanti della gendarmeria e dei vigili del fuoco, ha redatto un primo bilancio, a metà dell’esercitazione “di una dimensione senza precedenti”. Tra i punti positivi, ha sottolineato “il buon flusso di informazioni”e si è detta soddisfatta “coordinamento tra servizi ed enti”così come “la buona comprensione dei cittadini grazie ai mezzi di comunicazione”. Ha anche ricordato “l’istituzione di una mappatura pubblica, in modo che i residenti possano conoscere l’impatto dell’alluvione”e lo ha sottolineato “i 60 comuni coinvolti in questo esercizio lo hanno ritenuto utile”.
Per quanto riguarda le aree di miglioramento, il rappresentante dello Stato ha notato le difficoltà “ottenere dai comuni una visione dei loro bisogni”ha insistito sulla necessità che gli intercomuni abbiano la precedenza sui comuni e lo ha ritenuto necessario “anticipare ulteriormente la cura delle persone negli EHPAD e negli ospedali”.

Orléans Métropole e municipio di Orléans sul ponte

“Non possiamo gestire la crisi se non siamo formati”. Venerdì sera, al termine di questi 5 giorni di esercitazione, è toccato al sindaco di Orléans e presidente della Metropolis, Serge Grouard, nel cuore della “sua” nuovissima unità di crisi, di fare il punto della settimana, relativamente soddisfacente. “Abbiamo potuto testare l’intera catena di comando e la catena operativa, testare gli strumenti a nostra disposizione, le nostre capacità di organizzare, evacuare, informare, reagire…” L’opportunità, grazie in particolare agli schermi giganti che permettono una modellizzazione dell’innalzamento del livello dell’acqua, di sollevare interrogativi sull’evacuazione o meno dei parcheggi sotterranei e sulle modalità di esecuzione, di interrogarsi sulla sorte delle imprese interessate… “Non siamo mai perfettamente pronti, ma dobbiamo essere il più pronti possibile”ha ricordato il primo consigliere insieme al suo consigliere comunale responsabile dei grandi rischi e della relativa gestione delle crisi, Olivier Geffroy. E questo non è ancora del tutto vero, a giudicare in particolare dalla crudele mancanza di picot beds (lettini da campo pieghevoli) disponibili a livello locale e nazionale in caso di alloggi di emergenza, o dalla mancanza di comunicazione con alcuni concessionari di spazi pubblici.
Una nuova esercitazione su larga scala potrebbe essere organizzata nel 2025, con l’evacuazione di massa dei residenti sul territorio continentale, “una chiusura di revisione per rafforzare le nostre procedure”conclusero insieme i due.

Canada

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