Ex primo ministro: quali privilegi a vita e a quale costo?

Ex primo ministro: quali privilegi a vita e a quale costo?
Ex primo ministro: quali privilegi a vita e a quale costo?
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Tre brevi mesi e poi non c’è più… Dopo soli 91 giorni trascorsi a Matignon, Michel Barnier lascia la guida del governo e si unisce al ristretto club degli ex primi ministri della Quinta Repubblica. Un circolo che conta oggi 15 membri viventi, ciascuno dei quali beneficia di alcuni benefici pagati dai contribuenti. Dettagli della recensione:

Segretario privato

Tra i “piccoli” privilegi concessi agli ex capi di governo c’è innanzitutto il segretario particolare, questo aiutante di campo essenziale che può essere richiesto per un periodo massimo di dieci anni. Michel Barnier, 73 anni, ha superato il limite di età di 67 anni per beneficiarne. Là “Eterna Giovinezza” di cui parlava il poeta ha quindi un limite politico…
Ma niente panico, potrà comunque contare su un veicolo aziendale con autista per tutta la vita. A meno che non decida di farne a meno o non abbia già un’auto ufficiale nell’ambito di un altro mandato. Anche se lo Stato deve risparmiare e l’ex premier ha fatto valere questi desideri nei vari ministeri Attenzione, è difficile immaginare Michel Barnier mentre pedala su un Vélib’ o aspetta un taxi davanti alla sua porta.

Protezione della polizia

Come bonus, avrà diritto l’ex inquilino di Matignon protezione della polizia, fornita dal Servizio di Protezione (SDLP). Una tradizione repubblicana non scritta, ma applicata scrupolosamente, e tanto meglio. Non siamo mai al sicuro da un pazzo che potrebbe prendere di mira un ex Primo Ministro.
Ma quanto costa tutto questo? Nel 2023 gli ex primi ministri costano ai contribuenti ben 1,423 milioni di euro per costi relativi ad auto aziendali e segreterieun dato in aumento rispetto all’anno precedente.
A questo si aggiungono spese relative alla sicurezza, i cui importi restano strettamente riservati sotto il controllo del Ministero dell’Interno.
Piccolo suggerimento: nel 2019 questa tutela ha raggiunto i 2,8 milioni di euro, tra stipendi, spese di missione e mezzi degli agenti.

TFR

A questo va ovviamente aggiunto… il risarcimento. Michel Barnier ha diritto all’indennità di fine rapporto se non riprende l’attività retribuita entro tre mesi dalle sue dimissioni. Questo «primo» corrisponde a tre mesi di stipendio, o circa 48.000 euro lordi complessivi.
Michel Barnier ha recentemente dichiarato di volerlo “risparmiare sullo stile di vita dello Stato” e ha chiesto che il suo progresso sia più “sobrietà”… Cosa accetterà dallo Stato e cosa rifiuterà?

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