Ludovic Bertin, sotto processo da due settimane per l’omicidio preceduto da un tentato stupro della giovane Victorine Dartois nel 2020, è stato condannato venerdì all’ergastolo, con una pena cautelare di vent’anni, dalla corte d’assise dell’Isère.
L’assassino, 29 anni, era sotto processo per aver strangolato e annegato la ragazza di 18 anni, dopo aver tentato di violentarla, nonché per un altro caso di stupro di un’altra giovane donna, di nome “Vicky”, nel 2018 era ritenuto colpevole su tutti i fronti. Giovedì il procuratore generale Françoise Benezech ha chiesto l’ergastolo, con un periodo di sicurezza di 25 anni, considerando che l’imputato cercava una “preda di stupro” e aveva seguito uno “scenario attentamente calcolato”.
Victorine Dartois, studentessa di comunicazione della BTS, è scomparsa il 26 settembre 2020 mentre tornava a piedi verso la casa della sua famiglia a Villefontaine (Isère), una trentina di chilometri a sud-est di Lione, dopo un pomeriggio di shopping con gli amici. Il suo corpo è stato ritrovato in un torrente meno di 48 ore dopoi suoi jeans abbandonati nelle vicinanze. L’autopsia stabilì che era stata strangolata e annegata.
Arrestato tre settimane dopo su denuncia del suo migliore amico, Ludovic Bertin, che aveva già una decina di condanne nella fedina penale, aveva ha ammesso l’omicidio di Victorine. D’altronde lui sempre negò ferocemente di aver tentato di violentarlagiustificando il suo gesto con un “litigio” avvenuto durante il loro fortuito incontro e con problemi legati alla sua dipendenza dalla cocaina.
Ha dieci giorni per ricorrere in appello contro questa condanna.
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