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Il Qatar ha ripreso il suo ruolo di mediatore negli sforzi per stabilire una tregua nella guerra tra Israele e Hamas, secondo una fonte vicina ai negoziati citata giovedì. Questa ripresa arriva dopo una sospensione temporanea annunciata a novembre, quando Doha ne aveva condizionato la partecipazione segni di serietà e buona volontà da parte di entrambe le parti.
Un conflitto che si impantana
Il conflitto tra Israele e Hamas è scoppiato dopo l’attacco del 7 ottobre 2023, quando i militanti palestinesi hanno effettuato un’offensiva mortale nel sud di Israele, provocando 1.208 morti. Questo evento, descritto come il più sanguinoso nella storia israeliana, portò a campagna di ritorsione su una scala senza precedenti nella Striscia di Gaza.
Secondo le autorità locali, gli attacchi israeliani hanno causato la morte di 44.580 persone nell’enclave, la maggioranza sono civili. Questa violenza ha portato anche a un disastro umanitario, con centinaia di migliaia di sfollati e infrastrutture essenziali distrutte.
Sono ancora detenuti ostaggi
Durante l’attacco di ottobre, militanti palestinesi sono stati catturati 251 ostagginon 96 sono ancora detenuti a Gazasecondo le forze israeliane, che ci credono Si dice che 34 di loro siano morti. Una breve pausa nei combattimenti, ottenuta grazie alla mediazione del Qatar lo scorso anno, ha consentito la liberazione di decine di ostaggi in cambio di centinaia di prigionieri palestinesi detenuto in Israele. Da allora, i negoziati non sono riusciti a produrre risultati concreti.
Trump mette pressione
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trumpsi sono intensificate le pressioni su Israele e Hamas. In una dichiarazione pubblicata lunedì sui social media, ha messo in guardia ripercussioni enormi se gli ostaggi non verranno rilasciati prima che entri in carica il mese prossimo.
Trump, che ha promesso sostegno incondizionato a Israele, ha criticato la gestione della situazione da parte dell’amministrazione uscente Joe Biden e ha affermato di voler svolgere un ruolo attivo nella ricerca di soluzioni a livello internazionale.
Martedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahuha ringraziato Trump per il suo “affermazione forte”accogliendo un alleato pronto a rafforzare il sostegno americano.
Il ruolo del Qatar: mediazione delicata
Il Qatar, già coinvolto in precedenti sforzi diplomatici, rimane un attore chiave nei negoziati. Con il STATI UNITI e ilEgittoDoha aveva tentato per diversi mesi di stabilire una tregua e di negoziare la liberazione degli ostaggi, senza successo. La ripresa dei colloqui è vista come un tentativo di rilanciare questi sforzi, anche se le prospettive di successo rimangono incerte.
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