Da tre settimane le acque del fiume Congo minacciano di invadere diverse scuole nel territorio di Isangi (Tshopo). Studenti e insegnanti incontrano enormi difficoltà per accedere ai rispettivi istituti. Le strade che portano alle scuole sono allagate e alcune sono sommerse. Per raggiungere le scuole, studenti e insegnanti utilizzano quotidianamente le canoe, esponendosi così al rischio di ribaltamento.
Un recente incidente ha visto uno studente cadere in acqua prima di essere salvato dall’intervento di testimoni. Tra le strutture colpite ci sono la scuola elementare e l’istituto Yalikina, dove le acque del fiume ora raggiungono i cancelli d’ingresso.
In missione nel territorio di Isangi, Simon Masimango, ministro provinciale responsabile dell’educazione nazionale e della nuova cittadinanza, ha fatto il punto della situazione.
“La constatazione è amara: le condizioni di accesso alle scuole sono diventate estremamente difficili. Studenti e insegnanti sono esposti a molteplici rischi. Ho sentito le preoccupazioni degli operatori del settore educativo, che chiedono la sospensione dell’insegnamento. Queste preoccupazioni sono legittime. Presenterò una relazione al governo provinciale per pronunciarsi su questo caso”, ha detto.
Gli insegnanti, come i genitori, attendono con impazienza la decisione delle autorità provinciali di fronte a questa situazione critica. Durante la sua visita, il ministro si è anche recato in canoa al villaggio di Yalikina, dove ha incontrato le autorità scolastiche, gli insegnanti e gli studenti delle scuole minacciate. Tra questi ci sono la scuola elementare Yalikina e l’istituto Yalikina 2.
In queste condizioni, Joseph Basai, Proved della provincia educativa di Tshopo 2, ha chiesto al ministro di impegnarsi personalmente per migliorare le condizioni di studio degli studenti, soprattutto durante questo periodo di inondazioni.
Gabriel Makabu, a Kisangani
Swiss