Il presidente Yoon aveva descritto l’opposizione, che ha la maggioranza in Parlamento, come “forze ostili allo Stato”.
L'annuncio della legge marziale è avvenuto in un contesto di acceso dibattito parlamentare sul bilancio. “La nostra Assemblea nazionale è diventata un rifugio per criminali, un covo di dittatura legislativa che cerca di paralizzare i sistemi amministrativo e giudiziario e di rovesciare il nostro ordine democratico liberale”, ha dichiarato il presidente Yoon, accusando i rappresentanti eletti dell'opposizione di tagliare “tutti i bilanci essenziali per le funzioni primarie della nazione che sono la lotta contro i crimini legati alla droga e il mantenimento della sicurezza pubblica (…) trasformando il Paese in un paradiso della droga e un luogo di caos per la sicurezza pubblica. Yoon ha continuato definendo l'opposizione, che detiene la maggioranza in Parlamento, come “forze ostili allo Stato che intendono rovesciare il regime”. “Ripristinerò la normalità nel Paese sbarazzandomi di queste forze antistatali il prima possibile”, ha aggiunto il presidente sudcoreano.