Il corpo di una donna è stato ritrovato tra le macerie dell’incendio scoppiato ieri sera nell’ex collegio occupato di Denuzière, a Caluire-et-Cuire. Due persone si trovano attualmente in assoluta emergenza e tutte le vittime sono state evacuate in un centro di accoglienza.
Un corpo senza vita è stato ritrovato tra le macerie dell’incendio scoppiato nella notte tra lunedì 2 e martedì 3 dicembre, poco prima dell’una di notte, nell’ex collegio Denuzière, attualmente occupato e di proprietà della città di Lione, situato al 1° rialzo della Boucle di Caluire-et-Cuire, la BFM Lyon ha appreso da fonti confermate.
Secondo le nostre informazioni è stata la testimonianza di un uomo che viveva nell’edificio ad allertare i servizi di emergenza. Secondo quanto riferito, ha spiegato di essere saltato dalla finestra per sfuggire alle fiamme, ma sua moglie non lo ha seguito. Da questa mattina è attivamente ricercata. Quando sono intervenuti i soccorsi la donna era scomparsa.
Un drone è stato utilizzato per effettuare controlli nell’edificio prima di ingaggiare una squadra cinofila. L’incendio, infatti, ha danneggiato notevolmente la struttura dell’edificio che rischiava di crollare. Era impossibile per i vigili del fuoco e gli agenti di polizia entrare in sicurezza nell’edificio occupato abusivamente per quasi un anno.
All’inizio del pomeriggio il corpo senza vita di una donna è stato finalmente estratto dalle macerie.
Due feriti in assoluta emergenza
Sono state dispiegate importanti risorse di emergenza: 139 vigili del fuoco e squadre di Samu du Rhône. L’incendio è stato domato dopo più di due ore di combattimenti, intorno alle 3:31.
Nell’incendio sono rimaste gravemente ferite anche due persone che si sono gettate dalla finestra per sfuggire alle fiamme.
Le vittime sono state evacuate con un autobus requisito dalla TCL verso un centro di accoglienza organizzato dalla Croce Rossa. È stata attivata una cellula di emergenza medico-psicologica.
Poche ore dopo l’incendio, a mezzogiorno, i rappresentanti eletti del gruppo d’opposizione di destra, di centro e di opposizione indipendente nel consiglio comunale di Lione hanno denunciato in un comunicato stampa “uno scenario scritto in anticipo”.
“Il sindaco di Lione ha quindi scelto di non chiedere l’evacuazione di questo edificio occupato e non è stato emesso alcun ordine di pericolo. Qui si configura quindi la responsabilità penale del sindaco di Lione”, hanno stimato.
La città di Lione, da parte sua, ha voluto “esprimere la propria solidarietà alle vittime e ai loro cari nonché ai gruppi che le sostengono”. “Al momento non siamo a conoscenza delle circostanze dell’incidente”, ha concluso in un comunicato stampa.
Arthur Blet e Hugo French con Emma Forton