Il quindicenne è stato condannato a tre anni di carcere, compresi due anni con sospensione della libertà vigilata questo lunedì 2 dicembre.
Una sentenza troppo pesante, è quanto ritiene da ultima la signora Camille Alliez, avvocato della quindicenne processata e condannata questo lunedì 2 dicembre dal tribunale dei minori di Nîmes per il caso dell'incendio di Pissevin in agosto. Il minore, che ammette di essere stato presente sul posto la sera tra il 20 e il 21 agosto, ha negato fin dall'inizio di aver appiccato il fuoco alla macelleria, situata proprio accanto alla questura, e che avrebbe dovuto essere inaugurata tra pochi giorni. giorni dopo. Lui, invece, ammette di aver passato la tanica di benzina.
Un coinvolgimento che gli è valso la condanna a tre anni di carcere, di cui due anni di sospensione condizionale, e diversi divieti, tra cui quello di presentarsi a Nîmes per tre anni. Il suo avvocato, ritenendo la pena troppo severa considerato il coinvolgimento del suo cliente, conferma che lei “considerando seriamente l'appello”precisa.
Quanto al secondo imputato, un giovane di 28 anni che nega qualsiasi coinvolgimento in questa vicenda e dopo aver chiesto tempo per preparare la sua difesa, comparirà davanti al tribunale penale di Nîmes il 10 gennaio. “È detenuto in custodia cautelare”precisa Cécile Gensac, il pubblico ministero in un comunicato stampa, aggiungendo che quest'ultimo rischia fino a “10 anni di reclusione soggetti all’articolo 322-6 del codice penale”.