Da diverse settimane, per far fronte al calo della temperatura nelle loro case, gli abitanti delle Ardenne hanno riacceso le stufe e gli altri sistemi di riscaldamento. Per evitare qualsiasi inconveniente, o addirittura incidente, è necessario assicurarsi che funzioni correttamente. Una regolazione errata, un problema nell'ingresso dell'aria o un dispositivo difettoso possono causare il rilascio di monossido di carbonio, un gas completamente non rilevabile che può causare la morte in pochi minuti.
In Francia, il monossido di carbonio è responsabile di oltre 6.000 avvelenamenti e 100 morti all’anno. Nella regione del Grand Est, nel 2024, si verificheranno 80 episodi di avvelenamento da CO che interesseranno 241 persone. 131 di loro hanno dovuto essere ricoverati in ospedale e una persona è morta.
L'opportunità per il tenente colonnello Jérémy Pierlot, capo del gruppo di supporto operativo dello SDIS des Ardennes, di esaminare i risultati degli interventi nelle Ardenne in relazione al monossido di carbonio
La particolarità del monossido di carbonio è che compare non appena c'è combustione, su un impianto di riscaldamento, ne abbiamo parlato, ma anche su uno scaldabagno, su un'auto, su tutti i motori termici (gruppo generatore, utensili per esempio) oppure secondo il metodo di cottura, come la cottura a gas o il barbecue. L'installazione di rilevatori di monossido di carbonio non è obbligatoria, ma resta fortemente consigliata e contribuisce ad evitare il pericolo.
Il tenente colonnello Jérémy Pierlot torna, per Radio 8, sui segni o sintomi che dovrebbero allertarvi
Nel complesso, anche in pieno inverno, la ventilazione della casa è essenziale. Non bisogna quindi mai ostruire le griglie di ventilazione, e ricordarsi di aerare regolarmente ogni stanza, almeno una volta al giorno. Infine, in caso di problemi, è necessario lasciare l'alloggio per mettersi in sicurezza prima di allertare i servizi di emergenza chiamando il 18 o il 112.