Dopo la sconfitta di Novara (in Piemonte) nel 1513, la Francia perse tutti i suoi possedimenti italiani. Due anni dopo, nel 1515, Francesco I, allora ventunenne, aveva la ferma intenzione di riconquistare il ducato milanese che aveva ereditato da Valentina Visconti, sua bisnonna e principessa milanese. È così che il giovane sovrano si avvia a radunare il suo esercito.
Leggi anche sulla Tribune de Lyon: Il giorno in cui Lione tornò francese
Per fare questo sceglie di passare per Lione dove intende trovare sostegno finanziario dai banchieri lionesi e riunire un numero sufficiente di uomini. Arrivò il 12 luglio 1515 e per l’occasione furono organizzati grandi festeggiamenti. All’epoca, le entrate solenni erano lunghe processioni scandite da spettacoli sul cammino intrapreso dal re, che veniva con sua moglie, la regina Claudio, e sua madre, Luisa di Savoia. La sontuosa cerimonia è orchestrata dal poeta Jean Richier e dall’architetto lionese Jean Yvonnet. L’umanista Pierre Sala, dal canto suo, si sforza di trascrivere lo svolgersi dell’evento.
Il primo spettacolo si svolge all’ingresso di Lione, sulla Saône. Un’imponente imbarcazione, nei colori del Regno di Francia, è disegnata dalla rappresentazione di un cervo bianco alato. All’estremità dell’albero è raffigurato Zefiro, il dio del vento, che soffia la vela della nave verso la gloria militare. Più avanti, in Place du Change, ha luogo un altro spettacolo notevole: una messa in scena rappresenta l’avventuroso Ercole che si impadronisce del giardino delle Esperidi, simboleggiando Francesco I in marcia verso la vittoria contro il Ducato di Milano. La storia confermerà questa interpretazione, perché il monarca tornò trionfante a Lione nel febbraio 1516. Fu poi accolto con entusiasmo dai lionesi e rimase in città tre mesi prima di partire per la Valle della Loira.
Apolline Tissier et Juliette Burnel
Swiss