Qual è il risultato per le squadre che iniziano 17-3 in NBA? • statunitense

Qual è il risultato per le squadre che iniziano 17-3 in NBA? • statunitense
Qual è il risultato per le squadre che iniziano 17-3 in NBA? • Pallacanestro statunitense
-

I Cavaliers non sono più intoccabili, ma hanno comunque un inizio di stagione sorprendente e quasi ideale. Prima dello spettacolo di domenica contro i Celtics, e nonostante un inizio di settimana fallito con due sconfitte contro gli Hawks, la squadra di Cleveland è su una base mai vista prima in Ohio in termini di record. Ma cosa resta a fine stagione di queste partenze lente in NBA? Partire in sesta marcia è sinonimo di successo ai playoff? I precedenti storici sono contrastanti.

Questo record di 17 vittorie per 3 sconfitte dopo venti partite, che Boston raggiungerà anche in caso di successo di domenica, si è già verificato cinquantadue volte in passato, e 11 volte dal 2010. Partire così forte storicamente offre buone possibilità di sollevare il trofeo Larry O’Brien a fine stagione: il 40,4% delle squadre che hanno ottenuto tale successo sono state successivamente campioni NBA (21/51).

60% di possibilità di vincere la tua conferenza

Non tutti, però, hanno avuto lo stesso successo fino alla fine. Nove squadre con un record di almeno 17-3 all’inizio hanno perso nelle finali NBA. Vale a dire che in totale quasi il 60% di questi risultati così prolifici si è classificato almeno come vincitore del proprio convegno.

I Cavaliers sperano di vedere questo come un lieto auspicio, anche se non dà garanzie. Possono chiedere al loro avversario serale, i Celtics, autori di un 18-2, di recuperare il titolo subito dopo il titolo del 2008 prima di cadere in semifinale di Conference contro i Magic. Oppure i Suns, 17-3 dopo venti partite poi 64-18 per concludere la stagione regolare 2021/22 e si sono fermati anche agli ottavi.

I Sonics e gli Spurs, perdenti storici

Peggio ancora, due squadre non hanno nemmeno vinto una serie di playoff nonostante un inizio di stagione così convincente. I Sonics di Shawn Kemp e Gary Payton (18-2, poi 63-19 alla fine) non avevano superato nemmeno il primo turno nel 1994, in una delle più grandi sorprese nella storia dei playoff e della qualificazione dei Nuggets Dikembe Mutombo. Lo stesso fecero gli Spurs nel 2011, eliminati appena entrati nella mischia dai Grizzlies dopo un iniziale 17-3.

I Washington Capitols, dal canto loro, vissero una stagione strana in una NBA d’altri tempi nel 1948/49. La franchigia della capitale ha iniziato con un record di 18-2, prima di raggiungere una media di 20-20 durante il resto della stagione regolare… per poi riprendersi nei playoff e arrivare fino alla finale.

Golden State, il riferimento del genere nel 21° secolo

Cleveland sembra almeno sicuro di una cosa: partecipare ai playoff. Nessuna squadra che ha perso meno di cinque delle prime venti partite ha mancato la fase finale, il premio per aver iniziato col botto ma invano è andato al Jazz durante la stagione 2010//11. Lo Utah, guidato da Deron Williams, Al Jefferson e Paul Millsap, ha iniziato con 15 vittorie e 5 sconfitte prima di chiudere la stagione nei guai con la partenza del suo storico allenatore Jerry Sloan e un record negativo (39-43).

Una vera incongruenza in questo quadro piuttosto lusinghiero per squadre in forma da inizio stagione. Dal 1949, le squadre in testa al campionato dopo venti partite hanno ottenuto il biglietto per i playoff nel 99% dei casi, con una terza addirittura campione (33,7%) secondo il conteggio Champs o Chumps.

L’ultimo decennio è stato ancora più favorevole ai primi leader, grazie in gran parte al successo dei Warriors: cinque delle ultime dieci squadre con il miglior record in questa fase della stagione sono state incoronate. Ma non l’unico immacolato 20-0 (e anche 24-0), Golden State ha chiuso il 2016 con un record di 73 vittorie nella stagione regolare prima di crollare nelle finali.

-

PREV In diretta dai mercati: Airbus mostra i muscoli, in casa Ubisoft si muove e Prada punta su Versace
NEXT il sorprendente prezzo richiesto dal Napoli per Khvicha Kvaratskhelia