Il Wall Street Journal ha rivelato nuove informazioni sull'omicidio del rabbino Zvi Kogan negli Emirati Arabi Uniti. Secondo le indagini, il rabbino era uscito di casa quella mattina per un appuntamento dal dentista prima di scomparire. La moglie Rivky, preoccupata di non ricevere alcuna risposta da parte sua, ha allertato la comunità ebraica che ha poi contattato le autorità. Una fonte vicina alle indagini sostiene che gli aggressori avrebbero rapito il rabbino Kogan e avrebbero iniziato a portarlo nel Paese vicino, l'Oman, ma che “qualcosa è andato storto durante il tentativo”, portandoli ad assassinare il rabbino vicino al confine.
La scorsa settimana il ministero dell'Interno degli Emirati Arabi Uniti ha pubblicato le fotografie dei sospettati e ha rivelato le loro identità: Olembay Toyirovich, 28 anni, Mahmoud Abd Rahim, 28 anni, e Azizet Kamalovich, 33 anni, tutti dell'Uzbekistan. Se giudicati colpevoli secondo le attuali leggi degli Emirati, i tre uomini potrebbero essere fucilati.
Secondo il canale Kan, anche se l'omicidio è stato chiaramente opera di un'organizzazione terroristica, non è chiaro se avesse il sostegno iraniano. Da allora Teheran ha negato qualsiasi coinvolgimento e ha respinto le accuse degli Emirati che suggerivano un collegamento con l’assassinio.
Amici e familiari del rabbino Kogan hanno affermato che le circostanze esatte del suo omicidio rimangono poco chiare. Questo caso ha suscitato forte emozione nella comunità ebraica degli Emirati e non solo, portando in particolare alla visita di un funzionario emiratino alla famiglia del defunto e a condanne internazionali, tra cui quella del segretario di Stato americano Blinken.