l'essenziale
Élite Espoirs-Reichel – 7° giorno Il Narbonense ha concluso bene, ma non è riuscito a abbattere il Montpellier. Il pareggio è logico (20-20).
Se dobbiamo credere ai volti chiusi di tutti i protagonisti al fischio finale, il punteggio di parità che ha sancito le discussioni non ha fatto felice nessuno. Da parte del Narbonese, si tratta di una nuova vittoria sfuggita per un pelo, con le stesse cause e gli stessi effetti. Raramente in grado di respirare in classifica, anche se a lungo in testa, l'RCN è stato infatti esposto ad una fulminante rimonta dell'Héraultais, e ha dovuto lottare per strappare questo pareggio negli ultimi minuti.
La brutta notizia per il Racing arriva dal rapido infortunio di Bénito Delacruz che lascia i suoi compagni dopo cinque minuti di gioco. Solo un rigore saluta il dominio degli ospiti. Poi i Racingmen si sono ribellati affidandosi, ancora una volta, al loro gruppo, impeccabile nei touch, e dominante nelle mischie chiuse. L'MHR viene penalizzato tre volte vicino alla sua linea, e il terzo rigore della Narbonnaise va a segno, con un maul che manda Moulahya dietro la linea. Gomez colpisce il palo sulla trasformazione, ma il Racing parte bene (5-3). Ha avuto l'opportunità di aumentare le distanze dopo una lunga sequenza vicino ai pali dell'Hérault, ma il drop richiesto dagli allenatori non è stato tentato e la palla è stata finalmente persa. C'è da dire che se gli attaccanti dell'Aude fanno il loro lavoro, alle loro spalle inevitabilmente le cose si bloccano. L'MHR ha mancato di poco un'intercettazione su un salto rischioso, ma è stato il Narbonnais a creare una grande occasione quando Capeau ha giocato un rigore rapido e intelligente, prima di dimenticare Clauzel e Molanga alla sua altezza.
Dopo un rigore da parte di ciascuno, il gruppo dell'Aude ferisce ancora il rivale e, aiutato dalla quasi totalità dei tre quarti venuti a spingere, deposita Labit nella terra promessa. La trasformazione è ancora mancata e la rottura non è ancora stata raggiunta. Ancora vivo, il Montpellier, cinque minuti più tardi, mette i brividi segnando, in rapida successione, due mete che sembrano sottolineare il declino fisico di un Racing Team che si lascia trafiggere troppo facilmente (13-20). Il peggio incombe per la squadra dell'Aude che, grazie alla sua mischia, trova comunque le risorse per avvicinarsi prima alla linea dell'Hérault, prima di colpire con una meta di Yvan Delacruz (76esimo). In tempo di soldi, l'RCN dà ancora una volta la colpa al suo rivale e si schiera dalla parte dell'MHR, senza riuscire a ottenere questa sanzione tanto sperata…