In un nuovo atto di guerra psicologica, Hamas ha pubblicato sabato un video che mostra l’ostaggio israelo-americano Idan Alexander, 20 anni, tenuto prigioniero a Gaza dal 7 ottobre.
Il giovane, che aveva fatto l'aliya in Israele come “soldato solitario” (giovane immigrato senza famiglia nel Paese), aveva scelto di prestare servizio nell'esercito israeliano. È emigrato da solo in Israele prima di essere rapito durante gli attentati del 7 ottobre.
Questa trasmissione rientra nella strategia di Hamas volta ad esercitare una pressione psicologica sulla società israeliana. La famiglia di Idan Alexander ha confermato sabato sera l'autenticità del video diffuso da Hamas che mostra il figlio prigioniero. Chiede che la sua privacy sia rispettata in questi tempi difficili.
Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha risposto in un comunicato: “Queste prove filmate mettono fine a tutte le voci: ci sono ostaggi vivi e stanno soffrendo terribilmente. Noi siamo la loro unica speranza!” Il Forum chiede una manifestazione questo sabato sera in Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv e in tutto il Paese.
“Nonostante i significativi successi militari contro Hamas a Gaza e l'eliminazione dei suoi leader, l'organizzazione non sarà sconfitta finché terrà anche un solo ostaggio, vivo o morto. Non ci sarà né ripresa né vittoria prima del ritorno dei 101 ostaggi. – i vivi per la loro riabilitazione, e i morti per una sepoltura nel loro Paese”, conclude il comunicato.