Vendée Globe: Yoann Richomme prende il comando all’ingresso dell’Oceano Indiano

Vendée Globe: Yoann Richomme prende il comando all’ingresso dell’Oceano Indiano
Vendée Globe: Yoann Richomme prende il comando all’ingresso dell’Oceano Indiano
-

Yoann Richomme (Paprec Arkéa) ha preso il comando della 10° Vendée Globe durante la notte tra venerdì e sabato. Ma all’inizio della traversata dell’Oceano Indiano, alle 7 era solo 6 miglia nautiche davanti a Sébastien Simon (Groupe Dubreuil) e 11 su Charlie Dalin (Macif Prévoyance Santé). Nella stessa sacca si trovava anche Thomas Ruyant (vulnerabile), a 39 miglia dal primo.

Charlie Dalin – al comando della flotta dal 22 novembre – e Thomas Ruyant – di nuovo 2° sabato sera – hanno negoziato il passaggio dall’Oceano Atlantico all’Oceano Indiano, tra il Capo di Buona Speranza e le Agulhas, molto meno bene dei loro due avversari diretti.

“Charlie e Thomas hanno impiegato quasi esattamente il doppio del tempo degli altri due per coprire la distanza (ndr: le 80 miglia tra il Capo di Buona Speranza e il Capo di Agulhas, che segnano il passaggio dall’Atlantico all’Indiano): 6h30 per il più lento rispetto a 3h47 per il più veloce. Tutti hanno attraversato la longitudine del Cap des Aiguilles nell’arco di soli 37 minuti, tra le 23:14 e le 23:56″, ha commentato il direttore di gara Hubert Lemonnier.

Un piccolo divario di circa un centinaio di miglia separava il quartetto di testa del 5° posto, Jérémie Beyou (Charal), al mattino presto, a 132 miglia da Richomme. Per questo gruppo di testa esiste ora un lungo margine lungo la zona di esclusione artica (AEZ).

“Il tratto che arriva è un tratto favorevole alla velocità. Dovremo trovare l’angolazione giusta, la vela giusta e il posizionamento giusto”, ha spiegato Ruyant, sottolineando l’intensità e la difficoltà, sia strategica che fisica, del momento.

Sul versante svizzero Justine Mettraux (Teamwork – Team Snef) è 12esima, a 1062 miglia da Dalin. La ginevrina, testa a testa con la francese Clarisse Crémer (11a a meno di 8 miglia di distanza), venerdì ha dedicato la sua giornata “ad armeggiare e controllare la barca”, ha detto sul suo account Instagram, aggiungendo: “Tutto ciò che aveva bisogno di essere riparato , cucito, ripreso, si è visto, e tutto è pronto per attaccare i mari del sud nelle migliori condizioni”.

Alan Roura (Hublot) di Ginevra è al 23° posto (1922 miglia dal leader) e Oliver Heer (Tut Gut) di Zurigo scende al 36° posto (2234 miglia).

-

PREV Il diavolo abita in queste chiese? | www.union.sonapresse.com/fr
NEXT DIRETTA – 49,3 tracciata da Barnier: Le Pen conferma che il RN presenterà la sua mozione di censura e voterà per quella della sinistra